Saranno David Goffin e Lucas Pouille, rispettivamente numeri sette e diciotto del ranking Atp, ad aprire per Francia e Belgio la finale di Coppa Davis edizione 2017. Questo l'esito del sorteggio che si è svolto oggi a Lille, sede dell'ultima tappa della manifestazione a squadre tennistica, pronta ad accogliere i protagonisti nella cornice del Pierre Mauroy, per l'occasione adattato a campo con superficie veloce indoor. A seguire, il secondo singolare, che vedrà opposti Jo-Wilfried Tsonga e Steve Darcis.
L'uomo della finalissima è proprio David Goffin, reduce dall'avventura delle Finals di Londra, dove ha raggiunto l'atto conclusivo del torneo, perdendo poi in volata con il bulgaro Grigor Dimitrov. Curiosità e preoccupazione intorno alle sue condizioniIn fisiche, a causa di un ginocchio malandato, eredità di una stagione lunghissima, che per il piccolo belga è stata caratterizzata anche dall'infortunio alla caviglia subito al Roland Garros. Ma, come accaduto a Londra, Goffin non cerca alibi, pensando piuttosto a concentrarsi su come superare Pouille, sua bestia nera: "Con Lucas siamo amici - le sue parole, riportate dal sito ufficiale della Coppa Davis - e sono certo che lo rimarremo anche al termine della partita. Non l'ho mai battuto in tre precedenti, quindi dovrò cercare una soluzione e ritrovare il mio miglior tennis". La finale di questo week-end non è un'esperienza nuova per Goffin, che già due anni fa faceva parte del Belgio che perse in casa, a Gand, contro la Gran Bretagna di Andy Murray. Anche in quel caso, il numero sette al mondo fu impegnato nel primo singolare della sfida, in un match complicato contro Kyle Edmund: "Sono contento di ripartire nuovamente dal primo singolare - ha proseguito Goffin - prima del sorteggio ho parlato con Steve Darcis e ci siamo trovati d'accordo che sarebbe stato meglio se io avessi potuto cominciare e lui seguire. Non sarà facile, due anni fa arrivai stanco alla prima partita. Questa volta invece proverò ad essere un po' più rilassato e giocare un buon match, al massimo delle mie possibilità, sin dall'inizio".
Intanto, in casa Francia, c'è da registrare la convocazione in extremis di Richard Gasquet, richiamato in fretta e furia dal capitano Yannick Noah, a causa del forfait del doppista Nicolas Mahut, k.o. dopo i problemi delle Atp Finals. Neanche Pierre-Hugues Herbert, l'altro esponente transalpino della coppia di doppio, sta benissimo, ma sembra aver risolto i suoi problemi alla schiena nel corso di questa settimana. "Oggi ho scelto i due singolaristi e i due doppisti - le parole di Noah - penso che Gasquet ed Herbert abbiano un gioco che si completi molto bene". Solo pochi aggiustamenti da fare, secondo Herbert, che spende parole al miele per il compagno Mahut: "Potete immaginare come si senta, ma ha dimostrato grande dignità, e non ho alcun dubbio che ci supporterà dall'esterno durante questa tre giorni". Piccoli ritocchi anche per il Belgio, con il capitano Johan Van Herck che ha deciso di affidarsi a Joris De Loore come quarto convocato, piuttosto che ad Arthur De Greef. De Loore non gioca dagli US Open di settembre, dopo essersi sottoposto a intervento chirurgico: "Non ho disputato alcun torneo dopo l'operazione - le sue parole - ma ho lavorato duro e gli allenamenti stanno andando bene. Sento che il mio ginocchio è al 100%: lo sarà per tutto il week-end". La sua partecipazione alla finale potrebbe essere limitata al doppio, in coppia con Ruben Bemelmans, contro Herbert e Gasquet, anche se dal clan francese fanno trapelare la possibilità che sia Tsonga a giocare il match del sabato (disputando così tre partite consecutive). Mosse che non turbano il capitano belga Van Herck: "E' una loro decisione, non so cosa stia accadendo, e comunque non sta a me giudicare se sia una buona scelta o meno. Ciò che conta è che i miei quattro giocatori siano pronti per giocare tutti e tre i giorni. Vedremo come andrà già dopo il primo giorno, entrambe le squadre hanno molte possibilità".