Il percorso in Fed Cup dell'Italia di Tathiana Garbin riparte da Chieti. Secondo gruppo mondiale, scoglio all'apparenza insormontabile. Dopo il successo d'aprile, play-off contro Cina Taipei - 3-1 azzurro - la nostra nazionale attende la Spagna, altra nobile decaduta costretta a risalire la corrente dopo una parentesi negativa. La situazione delle due compagini è ovviamente ben diversa. L'Italia si trova in un periodo di profonda transizione, siamo al passo d'addio di una generazione dorata, con nuove giocatrici non ancora pronte per accollarsi un'eredità pesante. L'occasione è comunque importante, per incamerare esperienza e per giocarsi al meglio le proprie carte.
La Spagna, come detto, si trova sì nel secondo gruppo, ma ha una caratura da prima fascia. La sconfitta netta - 4-0 - con la Francia obbliga a un repentino riscatto. Tracollo quasi naturale, vista l'assenza di Muguruza e Suarez. Mladenovic e Parmentier a disporre di Soler Espinosa e Sorribes Tormo. Molto dipende quindi dalle scelte del tecnico, molto dipende dalla volontà delle protagoniste in causa.
Si gioca a febbraio - 11/12 - sulla terra indoor di Chieti, al Pala Tricalle. L'Italia si affida alla superficie prediletta, poche, probabilmente, le novità di formazione. Un buon rientro per la Errani dopo lo stop imposto per il caso doping - querelle tuttora in corso - poi qualche battuta d'arresto al tramonto di stagione. Sarita resta oggi l'appiglio per molte giovani in rampa di lancio. Trevisan, Paolini, Rosatello, poco tempo per maturare.
I precedenti dicono al momento 4-3 Spagna. Vivo il ricordo di Lleida - anno 2016 - 4-0 e mesto ritorno in patria per le azzurre. Serve un'impresa.