A otto anni di distanza dalla finale 2009, Juan Martin Del Potro risulta nuovamente un avversario indigesto e fatale e Roger Federer, testa di serie numero tre dell'edizione 2017 degli US Open, e atteso a una semifinale con Rafa Nadal che, invece, non ci sarà. Sì, perchè l'argentino ha prevalso ancora una volta, in quattro set, in un match girato intorno al tie-break del terzo parziale, in cui il fuoriclasse elvetico ha mancato quattro set point. E' un Federer che prova comunque a guardare il bicchiere mezzo pieno, quello che si presenza in conferenza stampa dopo il k.o. subito sull'Arthur Ashe, ricordando le difficoltà nella preparazione del torneo. 

"E' difficile spiegare cosa è successo in quel tie-break - dice lo svizzero - ma sono cose che capitano. A volte ti va bene, altre male. Non penso di aver giocato male oggi. Certo, avrei potuto fare meglio, ma il match non è andato dalla mia parte. Non credo che quei quattro set points abbiano fatto tutta la differenza, anche se mi hanno portato sotto due set a uno e poi costretto a rincorrere nel quarto. Ho sbagliato troppe palle che mi avrebbero fatto fare corsa di testa. Lui ha giocato bene nel momento del bisogno, è stato il giocatore migliore, soprattutto nei punti importanti. Perdere in quarti, prima di incontrare Rafa, non rende più frustrante la sconfitta. E' stato un torneo duro, francamente non ho mai pensato alla semifinale, e non l'ho fatto neanche durante il match di oggi. Sapevo che contro Del Potro sarebbe stata una partita difficile, ma la realtà è che ho fatto troppa fatica durante il torneo per pensare di andare troppo lontano. Per certi versi sono contento di essere giunto fino ai quarti, non sono deluso, perchè quest'anno è stato già positivo. Sfortunatamente oggi sono incappato in un avversario migliore di me. Ribadisco, non sto pensando all'occasione mancata di incontrare Rafa in semifinale, sto solo cercando di fare i conti con questa sconfitta, di capire cosa è accaduto, e di superarlo nelle prossime ore, giorni, settimane, quanto ci vorrà. Ovviamente è un peccato, ma Juan Martin ha meritato di vincere. Non credo che avrei avuto possibilità in semifinale, lui ne avrà di più. Il mio gioco attuale non sarebbe stato sufficiente per vincere il torneo. E' meglio che io sia fuori e che qualcun altro si giochi le sue chances. Si è sempre delusi quando si perde, pensare a dover fare le valigie, andarsene, è la parte peggiore del tennis".

"Una sconfitta del genere fa male, ma alla mia età vedo le cose diverse, in una prospettiva che mi fa superare prima gli insuccessi. Starò bene a breve. Ovviamente avrei voluto fare di più qui, soprattutto dopo la stagione vissuta, ma sono accadute diverse cose, durante la preparazione e nel corso del torneo, che mi hanno condotto alla prestazione di oggi, perchè avrei potuto giocare molto meglio, invece ho giocato peggio che nei turni precedenti. E' stato uno di quegli incontri in cui, se incontri un ottimo giocatore, perdi. Non voglio dire di essere entrato in campo con negatività, ma di certo non mi sentivo in una posizione comoda, al sicuro. Non è dipeso tanto dall'avversario, quanto piuttosto da come mi sono sentito nei match precedenti. Agli Australian Open e a Wimbledon è stato diverso, ecco perchè qui sono fuori, giustamente, perchè la mia mente, il mio gioco e il mio fisico non sono stati all'altezza. Ci ho provato fino alla fine, ma ho sotterrato in rete volèe di dritto che generalmente metto in campo: terribile sensazione. Non mi sono mai sentito a mio agio con il dritto, ho provato a rimanere calmo, perchè ci sono state diverse opportunità per me, ma le ho mancate quasi tutte, un peccato. Ora la mia programmazione è ben definita, e non cambierà. Ho bisogno di riposare, adesso posso farlo. Sono stanco, non ero neanche sicuro di poter disputare questo torneo, quindi sono felice di fermarmi un po'. Poi avrò la Laver Cup, Shanghai, Basilea, Parigi-Bercy e il Master di Londra. Spero di aver recuperato al 100% quando inizierà la Laver Cup, per poi arrivare presto a Shanghai, con l'obiettivo di vincere il titolo. E' stata una splendida stagione, ma non è finita, spero ci sia ancora spazio per me. Le mie priorità ora riguardano l'ultima fase della stagione, in cui in genere gioco bene. Ora ho solo bisogno di recuperare dal problema alla schiena, tornare ad allenarmi, sperando di chiudere bene questa stagione. Voglio ancora giocare un bel tennis e divertirmi".