Sarà Kevin Anderson il secondo semifinalista della parte bassa del tabellone degli US Open 2017. Il sudafricano, che ora sfiderà lo spagnolo Pablo Carreno Busta per un posto in una finale Slam, ha battuto infatti nei quarti di Flushing Meadows l'ultimo statunitense rimasto nel seeding newyorchese, Sam Querrey, testa di serie numero diciassette e tra i migliori quattro sull'erba di Wimbledon circa due mesi fa. 7-6 6-7 6-3 7-6 lo score in favore di Anderson che, da favorito numero ventotto, continua la sua corsa sul cemento degli US Open, dopo aver eliminato anche l'azzurro Paolo Lorenzi. Match incerto e duro quello andato in scena nella notte sull'Arthur Ashe contro Querrey, durato oltre tre ore e mezza di gioco, girato su pochi punti, quasi tutti andati a favore del sudafricano.
Il primo set del secondo quarto di semifinale della parte bassa del seeding dello Slam di New York segue, da facile pronostico, i servizi. Entrambi i contendenti sono infatti due eccezionali battitori, e gli scambi da fondo campo, così come le occasioni di trovare un break che risulterebbe decisivo. Il parziale si decide dunque al tie-break, in cui Querrey si ritrova sopra 5-2: qui il californiano si inceppa, mentre Anderson si accende, mettendo in fila cinque punti consecutivi, con un ace, un rovescio vincente e tre errori dell'avversario. E' il primo momento di svolta del match, che vede il sudafricano salire 4-2 nel secondo set, salvo farsi controbreakkare immediatamente e trascinare di nuovo al gioco decisivo, in cui sembra ripetersi la situazione precedente. Querrey si porta addirittura sul 6-1, ma si fa annullare cinque set point consecutivi (sette totali), salvando a sua volta una palla che lo manderebbe sotto di due parziali. Alla fine, tra servizi vincenti e banali errori da fondo, è l'americano ad aggiudicarsi il tie-break con lo score di undici punti a nove.
Dopo una breve pausa, si torna a giocare con la situazione in perfetta parità, ma è Anderson a dimostrare di patire meno la tensione e a riuscire a rispondere meglio al servizio dello statunitense. Nasce così il break che decide il terzo set, maturato nel sesto game. Stavolta il sudafricano non si fa rimontare, mantiene i suoi due successivi turni di battuta e chiude il parziale con il punteggio di 6-3, ammutolendo il pubblico dell'Arthur Ashe, tutto schierato dalla parte di Querrey. Il quarto set segue un copione noto: non ci sono break, e dopo circa un'ora di tennis, ecco un altro tie-break per decidere il parziale. Anderson è abile a salire prima 3-1, poi 4-2, poi la tensione lo blocca, costringendolo a un paio di gravi errori gratuiti che rimettono in carreggiata Querrey. Sul 5-4, l'americano sbaglia una volèe - non facile - di diritto, e due punti dopo deve fronteggiare un match point, annullato grazie a una bella accelerazione da fondo. Al cambio campo, è Querrey ad avere a disposizione un set point, vanificato a sua volta dal sudafricano, che infila tre punti consecutivi e si aggiudica la sfida, chiusa da un errore non forzato di dritto dello statunitense. Per Anderson si tratta dunque della prima semifinale Slam della carriera, contro un avversario competitivo ma non ingiocabile come lo spagnolo Pablo Carreno Busta.
Querrey (17) - Anderson (28) 6-7(5) 7-6(9) 3-6 6-7(7)