Il terzo quarto maschile, il primo di giornata, contrappone Rafa Nadal, primo giocatore del torneo, e Andrey Rublev, classe 97 di Mosca. Si gioca sull'Arthur Ashe, dopo il confronto al femminile tra Pliskova e Vandeweghe. Insieme a Shapovalov - quarto turno qui dopo la semifinale a Montreal - il russo rappresenta l'ultimo innesto della Next Gen. Da ormai alcuni anni si attende la definitiva esplosione di Rublev, giocatore dai colpi sensazionali. Le lancette possono allinearsi a New York, la partita con Nadal può elevare Andrey al rango di conclamato campioncino. Parla per lui il cammino a Flushing Meadows. Due le vittorie da segnalare, quella al secondo turno con Dimitrov - recente signore di Cincinnati - e quella al quarto turno con Goffin, piegato anche da una condizione non eccelsa. Il suo percorso stona rispetto ad una preparazione in ribasso e racconta di un giocatore in ascesa ma ancora alla ricerca della necessaria continuità. KO in fase di qualificazione con Gulbis a Cincinnati, secondo turno a Winston Salem e crollo con Chung, istantanee di un su e giù prestazionale probabilmente preventivabile.
Rublev è alla seconda apparizione all'US Open - primo turno nel 2015 - alla quinta presenza complessiva in tornei slam. Tre di queste nella stagione corrente, con il secondo turno in Australia e a Londra. Campanelli di una consacrazione imminente. L'inesperienza ad un determinato livello può giocare un ruolo chiave tra qualche ora, Nadal infatti conosce i trucchi del mestiere, sa come girare una partita, come assorbire le difficoltà e tramutarle in punti a favore. Di contro, Rublev può cavalcare la sua genuina sicurezza. Non ha paura, tutt'altro. Picchia a tutto braccio, senza pensieri in grado di alterarne l'azione. Deve ancora comprendere appieno il suo potenziale, ma ha momenti di pura estasi tennistica. Sequenze a cui Nadal deve prestare attenzione, se si accende Rublev diventa incontenibile.
Si tratta del primo match tra i due, Nadal ha ovviamente i favori del pronostico, ma può soffrire con giocatori in grado di sfoderare colpi definitivi. Il quarto turno con Dolgopolov è illuminante. Perfetta interpretazione, un saggio tennistico per limitare l'ucraino, per togliere al rivale di turno le sue certezze, le sue principali frecce. Rafa studia ed apprende, anche 31 anni. Le fasi iniziali possono spostare l'ago della bilancia, Rublev non può concedere immediato via libera allo spagnolo, deve restare in scia, attendere un'apertura.