Il sorriso di Venus Williams è ammaliante. Si muove come una dea, racchetta alla mano. Illuminata dai riflettori, poi, sprigiona eleganza. Un patto con il diavolo, l'elisir di eterna giovinezza. Classe 1980, nativa di Lynwood, una vita tennistica alle spalle. In stagione, due finali slam, a Wimbledon e Melbourne, KO con Garbine Muguruza e in precedenza con la sorella Serena, ora ai box per maternità. In attesa del rientro della numero uno, Venere oscilla sinuosa nel circuito, strappa successi e consensi, vuole esplorare nuovi limiti. A Flushing Meadows, un copione visto e rivisto. La Williams entra in punta di piedi, sembra più volte sull'orlo del precipizio all'alba del torneo, poi incanta, assorbe le onde di un palcoscenico prestigioso, sprigiona l'innata classe. La potenza si fonde con un'intelligenza superiore, la mano educata colora l'Arthur Ashe.
C'è spazio anche per un vuoto scenico, fondamentale in un'opera che si rispetti. Nel secondo parziale, Venus soffre le bordate di una ritrovata Kvitova, reduce dalla straordinaria affermazione con la Muguruza. Non concretizza alcuna delle 5 palle break, cede il passo all'incedere ceco. 5 a 16 il conto dei vincenti, l'impressione di un'altra partita. 36, dopo l'iniziale 63. Un terzo set esplosivo, con un forte vento a spingere una Kvitova in fiducia. Qui la resistenza americana, il rifiuto della sconfitta. Servizio e soluzioni sicure, corse e rincorse, anche oltre le due ore di gioco. L'abito di gala, sgualcito dalla lotta, non perde la sua eterna bellezza, il prolungamento non ha storia. Dall'11 al 61, cinque match point. Doppio fallo Venus, poi se ne va il rovescio di Petra. La Williams si siede e guarda con occhio illuminato il pubblico in festa. 76(2).
La semifinale è di casa, Venere affronta Sloane Stephens, cavallo di razza, campionessa di ritorno. Tre set anche per lei, W con la Sevastova. Problemi lontani, l'orizzonte è d'oro. Tredici anni meno della Williams, una carriera da costruire passo dopo passo. Nel 2000, la Williams alzava il trofeo qui, signora all'US Open, la Stephens aveva 7 anni.
Williams - Kvitova 63 36 76(2)