Sloane Stephens scrive la storia agli US Open. Trovatasi oltre la 900esima posizione a Luglio, ad Agosto torna in top 80, mentre adesso riesce ad agguantare una semifinale insperata battendo Anastasija Sevastova in 3 set. Ora Keys o Kanepi nel percorso verso la finale.
Difficile e pirotecnico il tennis di Anastasija Sevastova, ricamatrice che porta avanti la tradizione delle tenniste affascinanti più che potenti, movimento in netta difficoltà con Vinci e Radwanska lontane dalla loro forma migliore. Affronta Sloane Stephens, americana chiamata a far dimenticare la famiglia Williams negli anni a venire. Testimone di una rimonta da brividi, ha nell'esplosività il suo punto di forza.
Entra in campo Stephens con le pile scariche, e senza la concentrazione giusta. Getta via un game confezionando solo unforced - soprattutto con il dritto tanto caro - e regalando il break. Si ricorda delle sue potenzialità il game successivo, riflettendo anche sul fatto che il gioco della Sevastova si adatti in maniera perfetta al suo tennis fatto di lavatrici e poche carezze. Recupera di giustezza il break, spezzando il gioco di tocco della lettone, brava solo sul rovescio. Troppo poco per una giocatrice tirannica da fondo, che fa quello che vuole con il dritto. Sale 2-1, poi torna a riscuotere anche nel 4° game, quando riesce a stanare - per la seconda volta - la talpa dal buco, regalando al pubblico anche una perla non consona al suo arsenale: una contro smorzata sublime che lascia di stucco una Sevastova sicura di portare a casa il bottino. Il set non regala altri sussulti particolari, 1-0 Stephens.
L'indurimento dei muscoli della coscia costringe la Sevastova a chiamare MTO a fine set, e nei primi scambi del parziale successivo sembra soffrire il momento, il dolore, sostando sulla graticola per quanto concerne i primi game. Poi lo stesso scema, svanisce, e lei inizia a disegnare traiettorie contro una Stephens che si sta solamente appoggiando sulla palla. Varia, offende, e strappa con voga il break a 30. L'americana sembra spenta e senza soluzioni, e si piega pian piano, docilmente, al tennis intelligente della Sevastova, che cerca l'angolo piuttosto che il vincente. Il set scivola via, si va al terzo.
ll gioco torna vivo nell'ultimo parziale disponibile, con le due giocatrici che - finalmente - giocano senza alcuna remora. Sevastova lucida il rovescio - arma devastante in contropiede - ed il back, Stephens si rifugia in un dritto piatto che smuove terre e mari. Il servizio - però - non è una componente e permette alle giocatrici di essere maggiormente perforanti in risposta. Per prima, sale in cattedra la Sevastova, che conquista l'allungo nel 4° game, ma subisce il contro break nel 6°. Altre due contese avverse al servizio, poi equilibrio totale. Prolungamento. la Stephens, di nervi e talento, riesce a trionfare.
S. Stephens b. (16) S. Halep 6-3 3-6 7-6(4)