Madison Keys colora la notte dell'Arthur Ashe. Un percorso iniziato in forte ritardo, per recuperare dai problemi della scorsa stagione. Responso contrastante, un incedere tortuoso. A Stanford, il prepotente ritorno. Un'ascesa poderosa su una superficie amica. Titolo in finale con la Vandeweghe. A Cincinnati, KO con la Muguruza, a un passo dal successo. A Flushing Meadows, le certezze ritrovate, vittoria n.4, la più importante. Un passaggio a vuoto nel secondo parziale, 0/6 con la seconda, preda della solidità ucraina. Nel terzo, il sigillo di personalità, Elina Svitolina, la quarta testa di serie, la campionessa di Toronto, china il capo. 76(2) 16 64.
Kaia Kanepi approda a sorpresa ai quarti e raggiunge proprio la Keys. L'estone, 32 anni, completa un cammino meraviglioso domando Daria Kasatkina. Doppio 64, a confermare le difficoltà della coriacea russa in contesto veloce. La Kanepi, nessun torneo di preparazione sul cemento, di scena alcune settimane fa a Parnu su terra, raccoglie così la sua opportunità. Dalle qualificazioni al main draw, primo turno con la Schiavone, poi Wickmayer e Osaka, in tre. Fino all'esame Kasatkina, brillantemente superato.
Nella sessione diurna, invece, le affermazioni di Pliskova e Vandeweghe. Debordante la ceca, favorita da una Brady in costante difetto dopo un coraggioso avvio. Sparute chance di aggancio, due giochi a livello Pliskova, poi una serie di errori, il rapido ritorno nell'anonimato. Palla lenta, prevedibile, perfetta per la n.1 del ranking, devastante con i piedi dentro al campo. 61 60, concerto di forza. Coco batte invece Lucie Safarova al termine di un confronto serrato. 64 76(2) il punteggio.
I risultati
Pliskova - Brady 61 60
Vandeweghe - Safarova 64 76(2)
Keys - Svitolina 76(2) 16 64
Kanepi - Kasatkina 64 64