Karolina Pliskova marca il territorio. N.1 sul petto, una posizione da difendere, titubanze da cancellare. Recite sbiadite ad oscurare l'orizzonte, due affermazioni al terzo con Gibbs e Zhang ad acuire lo stato di incertezza. L'Arthur Ashe ospita l'ottavo di finale, la ceca ribadisce la sua volontà con forza. 50 minuti, qualcosa meno, un uragano che si abbatte su una Brady inerme, scossa da un avvio problematico, confinata all'angolo dal poderoso incedere di Karolina. 61 60, marcia trionfale verso il quarto con Vandeweghe o Safarova.
La partita trova soluzione nelle fasi iniziali. L'alba è illusoria, c'è infatti equilibrio almeno per due giochi. La Brady - al servizio - perde le coordinate del dritto, sbaglia un comodo colpo di volo e si espone così alla furia della Pliskova. Break d'apertura. La reazione delle 22enne americana è istantanea, doppio errore ceco, 30/40. La Brady non gioca con la dovuta attenzione, scivola su un palcoscenico ingombrante, spalanca la porta all'allungo della Pliskova. La nativa di Louny ringrazia e ribadisce la fuga. Rispetto ad altre occasioni, la prima è meno rapida, ma acquista in consistenza. Indirizza lo scambio, crea spazio per rifinire il punto. La seconda rottura di fatto archivia le ostilità, 30 e poi naturale 40. 7/8 con la prima la Pliskova. La Brady muove il tabellino nel quinto gioco, gentile concessione della regina del ranking. Si scuote con l'ace, l'applauso del pubblico sprona la classe 95. Non basta, Karolina è un martello. Circoletto rosso per il rovescio ad uscire che vale il 15/30 nel settimo game. Sulla seconda, piedi ben piantati in campo, la Pliskova è letale. Rovescio lungoriga, Brady immobile. Due set point, doppio fallo e parziale in archivio.
Si attende la replica americana, arriva la staffilata ceca. La Pliskova inaugura il secondo pallina alla mano. Ace centrale di seconda, 10. Il break, come in precedenza, si materializza subito, rifinito da un altro rovescio lungolinea di rara bellezza. La palla della Brady è lenta, cade molto prima della riga di fondo, è un invito per la Pliskova, chiamata a muoversi meno rispetto ai turni in archivio. 20. La resa è evidente, il volto della Brady racconta l'andamento dell'incontro, non c'è traccia di rivalsa, è anzi un certificato scritto di capitolazione. Dopo 4 giochi, il bottino è di due punti per la tennista di casa. La Pliskova non molla la presa, anzi si arrabbia quando spedisce un rovescio di controbalzo in corridoio. 40/30, con il dritto a metà campo la ceca si procura la palla del 50. Prima e sigillo. L'ultimo rintocco è ai vantaggi, la seconda della Brady è morbida, la Pliskova chirurgica. Sul 40/40, poi, errore di volo, col dritto, di Jennifer. Match point, recupero oltre il rettangolo e pugnetto di Karolina. La n.1 è ai quarti, in piena corsa.
Ka.Pliskova - Brady 61 60