Roger Federer torna in campo, 48 ore dopo l'ultima esibizione. Cinque set con Mikhail Youzhny, il ritorno nel quarto parziale per evitare una brusca battuta d'arresto. Rimonta completata, un Federer in difetto, per sua stessa ammissione. Alla base dei problemi, una preparazione parziale, complice il fastidio alla schiena. Lo svizzero tranquillizza sull'attuale stato fisico, ma il suo gioco stenta a decollare. Il cammino, non proibitivo, permette qualche passaggio a vuoto, ma le ambizioni devono trovare traccia sul rettangolo americano. Deve svoltare Federer, chiamato a superare Feliciano Lopez.
Come con Youzhny, rivalità datata, sono ben dodici gli incontri in archivio. Percorso netto di Roger, 12-0, ultimo scontro a Cincinnati, due anni fa. 63 64 Federer. 9-0 sul cemento, un passaggio anche all'US Open, nel 2007. Feliciano Lopez è giocatore diverso rispetto a Youzhny, ama prendere la rete, accorciare lo scambio, posa il suo tennis su un servizio efficace. Spagnolo atipico, preferisce un contesto rapido, come conferma il titolo al Queen's nella stagione corrente. Porzione deficitaria prima di Flushing Meadows, quarti a Los Cabos, primo turno a Montreal, secondo a Cincinnati, KO con Dimitrov. In condizioni normali, parte battuto o quasi, ma questo Federer non incanta. Kuznetsov e Verdasco, due affermazioni interessanti alle spalle, Feliciano fiuta l'impresa.
Quindicesimo US Open, due volte al quarto turno, i quarti nell'edizione 2015. Diverso, ovviamente, il curriculum di Federer. Tra il 2004 e il 2008 un dominio incontrastato, nel 2014 la semifinale. Punta il vertice, non solo del suddetto Slam, ma anche del ranking ATP. Duello a distanza con Rafa Nadal, il primo passo ha sembianze spagnole, l'attaccante Feliciano Lopez alla corte del re.
Il confronto all'US Open del 2007