Denis Shapovalov continua a sognare, batte anche un ottimo Kyle Edmund, ad alto livello per due set prima di essere colpito da un forte dolore al collo nel 3°. Ottavi con Carreno-Busta.
A Montreal, le luci della notte riflettono la loro brillantezza negli occhi increduli ed appannati dall'emozione di un ragazzino appena 18enne. Battere Nadal accarezzando la gloria, improvvisamente. Pesantezza da fondo, ottimo servizio, agilità ed un rovescio celestiale; questo è Shapovalov, nuovo enfant prodige del tennis mondiale. Affronta Kyle Edmund, punta di diamante della nuova fucina britannica; rampante tennista, inappuntabile difensore, attaccante pungente.
Lo spartito del match viene subito tramutato in musica dai due protagonisti. Edmund punta su un servizio non particolarmente potente, ma discretamente arguto e di difficile lettura, iniziando il suo certosino lavoro da fondo mettendo il mostra la sua capacità di ribaltare facilmente lo scambio. E' attento - inoltre - a limare le possibilità di Shapovalov di entrare nello scambio e fare fuoco come un cacciatore nella stagione aperta. Dal canto suo, il canadese non ha mezze misure al servizio e fatica a sfondare il muro di Edmund quando non trova il ritmo propizio nello scambio. Va sotto 30-40, e perde il servizio alla prima occasione utile. Sceso 3-0, vince il successivo game di battuta e getta il guanto di sfida nel 5°. Edmund scende leggermente con la prima, e Shapovalov può entrare molto bene nello scambio, ferendo con un'inaudita violenza i fianchi del suo dirimpettaio. Si guadagna una palla break e la sfrutta. 3-2, contro break, impatta 3-3. L'irrequietezza del talento canadese - miscelata a colpi magici e rovesci da copertina - viene ancor più a galla sul finire di set, consentendo ad Edmund di risalire nuovamente la corrente cambiando l'inerzia della gara. Guadagna due palle break, ne basta una per timbrare il break e mettere in cascina il set.
Nel secondo parziale Shapovalov mette maggiormente in mostra una delle sue caratteristiche migliori: la risposta in spinta, soprattutto con il rovescio, capace di accompagnarlo perfettamente nello stacco da terra e nell'impatto vero e proprio. La palla scende e resta bassa, costringendo l'avversario ad un movimento difficile da eseguire. E' questa una delle componenti tattiche che mette alle corde Edmund, che viene infilato quando sceglie lo slice. Dopo tre game ad appannaggio del servizio, ecco che nel 4° il 18enne mette la freccia: si vede annullare un break point sul 30-40, ma compie la vendetta ai vantaggi, alla seconda possibilità. Conferma il break, mentre il set viene cullato dall'equilibrio sino al 5-3, quando un game fiume rischia di far diventare il parziale ancor più pesante del previsto. Lotta serrata ai vantaggi, la spunta Edmund. Il britannico prova a ricucire lo svantaggio nell'ultimo game utile, ma Shapovalov chiude a tre mandate il set.
Il terzo set racconta di un totale equilibrio sino al 2-2, prima di un crollo verticale del tennista britannico, colpito da un forte dolore al collo che rimbalza anche sulla schiena impedendogli di preparare bene il colpo. Trascina il set alla fine, prima di alzare bandiera bianca ad inizio del quarto.
D. Shapovalov b. K.Edmund 3-6 6-3 6-3 1-0 rit