14 novembre 1998, diciannove anni e un percorso tennistico ancora da scrivere. Sofia Kenin si trova per la prima volta in carriera in un terzo turno di un torneo del grande Slam (tre apparizioni, tutte all'US Open, mai oltre il primo turno), catapultata sull'Arthur Ashe, il campo principale a Flushing Meadows, nella sessione serale. Il merito è ovviamente della rivale di giornata, Maria Sharapova, ma la nativa di Mosca può coltivare il suo sogno, conquistato grazie a due prestazioni di ottimo livello con Davis e Vickery. 75 75 al via, poi, con la Vickery, un tie-break del terzo esente da pecche. Si gode la ribalta, pur contro pronostico. Qualificazioni senza esito a Cincinnati e New Haven, l'US Open da onorare. Obiettivo raggiunto, è una festa per Sofia, una festa che porta in dote un ricco dono, difficile chiedere di più. 

Maria Sharapova è oggi n.146 del mondo, una lenta risalita, complice qualche problema fisico. Il successo con la Halep, stupefacente per certi versi, nobilita la candidatura della russa, chiacchierata e criticata (ultima a lanciare la freccia avvelenata Caroline Wozniacki). Fondamentale il secondo turno, sofferto, non può essere altrimenti. Vittoria con la Babos, su e giù emozionale, strappi continui, in attesa della necessaria fluidità per ambire a un titolo così prestigioso. La Sharapova vanta qui l'assolo del 2006 e due semifinali, torna a New York dopo tre anni. Nel 2014, quarto turno, quello che può conquistare sopravanzando la Kenin. Ha molto da perdere Maria, perché nella notte italiana ha sulle spalle il peso dell'affermazione ad ogni costo. Non può nascondersi, non dopo le prime uscite a stelle e strisce. 

Personalità debordante, donna da copertina, illuminata dai riflettori, sa esaltarsi quando il tasso di adrenalina accarezza il limite consentito. Nella bolgia, esce leonessa, quasi mai preda. Può risorgere dalle sue ceneri, cancellare squalifica e meldonium, tornare regina per un'impresa sportiva. Questo si augura Masha - all'orizzonte Sevastova o Vekic - questo vuole evitare la Kenin, invitata inattesa alla festa della Sharapova.