Viktor Troicki raggiunge il 3T agli US Open battendo in tre set un mai domo Stefano Travaglia, che si piega ai dolori del proprio corpo. Affronterà Dolgopolov o Berdych.

Continua a sostare su una nuvola Stefano Travaglia, attendendo un risveglio che spera possa essere il più lungo possibile. La vittoria contro Fognini resta certamente la più bella ed importante della sua carriera. Affronta Viktor Troicki, gigante serbo, tennista equilibrato debordante con servizio e rovescio.

Match astruso sin dalle prime battute, fatto di strappi e ripieghi multipli. Troicki tiene senza particolari meriti il turno iniziale in battuta, prima di attendere docilmente in risposta. Riesce a salire 30-30, prima di accogliere il doppio fallo di Travaglia ed una steccata di dritto da dimenticare. I fili del match li muove comunque Stefano, devastante quando riesce a trovare ritmo ed angoli, in difficoltà invece quando il serbo gioca senza peso. Nel game successivo, l'azzurro sale 0-30 aiutato dal suo dirimpettaio, ed arriva a palla break grazie ad un delizioso tocco al volo nei pressi della rete, successivo all'accelerazione di dritto. Troicki risale grazie ad un'ottima resa sia al servizio che da fondo, ma getta al vento la rimonta cedendo il break ai vantaggi.

Sale 2-2, ma torna ad imbeccare un game nero dopo il viaggio al servizio di Troicki: tre errori in fila, più un vincente del serbo. Break. Anche il secondo tentativo di scappare fallisce; Steto sviscera dal suo tennis soluzioni senza peso ed azzanna da fondo quando l'economia dello scambio lo richiede. Sul 30-40, confeziona il contro break con un delizioso cross di dritto. Il match prende la piega dell'equilibrio, con i tennisti che evitano di ferirsi troppo durante i turni di risposta. Il prolungamento appare l'unica via percorribile per sbrogliare l'intricata matassa. Primo strappo firmato Troicki, cancellato dal pesante dritto lungolinea di Travaglia. L'azzurro sbaglia un elementare dritto in avanzamento che potrebbe costargli caro, ma è bravo a togliere le castagne dal fuoco pescando un pazzesco rovescio lungolinea. L'errore - purtroppo - è dietro l'angolo, ed il set scivola via.

Il secondo set ribalta le carte in tavola. I primi due game raccontano di una resa perfetta al servizio da ambo le parti, poi le distanze vengono limate. Maggiormente sul pezzo Troicki, che propone sempre la prima - slice, o ad uscire - e quando è costretto alla seconda ottiene grandi cose con il kick. Dal canto suo, Travaglia mette in campo poche prime ed è costretto a scambiare con un giocatore che fa della costanza e della regolarità un suo cavallo di battaglia. Troicki scippa sempre un paio di 15 a risposta, ma l'ascolano gli sbatte costantemente la porta in faccia. Sul 5-5 - però - commette errori di valutazione e cede il set.

Il terzo set è una passerella, con Travaglia che accusa un problema al piede e non riesce a pungere Troicki. Il serbo vola verso la vittoria senza sudare, 6-0 pesante che non fa testo.

V. Troicki b. S. Travaglia 7-6(6) 7-5 6-0