Un Roger Federer tanto spettacolare quanto chirurgico si avvia a disputare l'undicesima finale della sua carriera sul centrale di Wimbledon, che lo vedrà opposto domani al croato Marin Cilic. Per lo svizzero sarà un'altra occasione di aggiornare il suo personalissimo libro dei record, portando a otto i trionfi sull'erba dei Championships. 

Roger Federer e Tomas Berdych. Fonte: AELTC/Ben Solomon

Federer giunge in finale dopo aver percorso un cammino immacolato: sei vittorie, diciotto set vinti, nessuno perso. Ultima vittima, il ceco Tomas Berdych. Numeri impressionanti per un trentacinquenne che solo sei mesi fa sembrava sull'orlo della pensione, ma che ora ha trovato un nuovo equilibrio, e non ha alcuna intenzione di fermarsi: "La mia routine non cambierà nelle prossime ore - le parole dello svizzero in conferenza stampa dopo la semifinale - sto già pensando a come prepararmi al meglio per la partita di domenica. Cercherò solo di riposarmi il più possibile, assicurarmi di dormire bene entrambe le notti, rimanere rilassato, in modo da avere a mia disposizione energie fisiche e mentali per giocare in maniera creativa e ispirata in finale. E' tutto ciò che voglio. Già nelle scorse finali Slam, il giorno di riposo tra la semi e l'ultimo atto del torneo mi ha aiutato molto, si tratta semplicemente di rimanere tranquillo nelle prossime ore e godersi il momento. Rispetto a Melbourne (finale degli Australian Open, ndr) non devo gestire un infortunio alla coscia, oppure pensare a come far fronte ad altri acciacchi, come accaduto negli ultimi anni. Stavolta mi sento bene fisicamente, il che mi fa sentire ancor più rilassato. Essere di nuovo in finale mi rende felice, è bello scrivere altri capitoli della mia storia a Wimbledon. Adoro questo torneo, tutti i miei sogni di giocatore di tennis si sono realizzati qui. Avere un'altra chance di vincere l'ottavo titolo, essere così vicini ancora una volta, sono davvero sensazioni fantastiche. Sì, sono incredibilmente entusiasta. Spero di poter giocare un altro buon match. Tutti questi record, undici finali a Wimbledon, è grandioso. Ma nulla di tutto ciò mi ha ancora regalato il titolo, ed è per vincere che sono venuto quest'anno. Ora che ci sono così vicino, devo rimanere concentrato".

Roger Federer. Fonte: AELTC/Tim Clayton

Regolato Tomas Berdych in semifinale, con lo score di 7-6 7-6 6-4, ora Federer dovrà affrontare un giocatore simile, ma più in forma e con diverse armi in faretra, per centrare l'obiettivo. Contro il ceco, lo svizzero ha giocato a corrente alternata, tra momenti di tennis spettacolare e qualche passaggio a vuoto che lo ha costretto a rifugiarsi in due occasioni al tie-break: "Sapevo che contro Thomas sarebbe stata una partita equilibrata - prosegue il numero tre del seeding londinese - è stato un match che mi ha ricordato altri che ho giocato qui quest'anno, in cui in certi momenti ho lasciato diverse occasioni ai miei avversari. Ne sono uscito bene quando contava, specialmente sulle palle break e grazie al servizio. E' stata questa la chiave del match, il rendimento sulle palle break a mio sfavore. Sono riuscito a uscire da situazioni complicate e ho approfittato di qualche errore di Tomas. Non ho mai giocato con un senso di panico addosso, il che è fondamentale quando si tratta di fronteggiare situazioni cruciali. Questo è stato il match più duro dell'intero torneo, estremamente equilibrato. Sono soddisfatto di essermi aggiudicato tutti i punti più importanti della sfida". Il confronto dei precedenti con Marin Cilic racconta di un 6-1 in favore dello svizzero, che contro il croato ha perso solo una volta, una sanguinosa semifinale nel 2014 all'Open degli Stati Uniti: "Di certo non sarò più rilassato entrando in finale solo perchè ho un bilancio favorevole negli head to head, anche perchè le nostre sfide sono state spesso equilibrate. Non sarà la solita finale contro un giocatore che ho già affrontato una trentina di volte. penso che sarà una partita più lineare, e per certi versi sarà un bel cambiamento. Ma non renderà le cose più facili".