La semifinale della parte alta oppone due tennisti non attesi a questo punto della competizione. Marin Cilic e Sam Querrey si ritrovano oggi per meriti propri e mancanze altrui. L'assenza di Nadal - fermato in cinque set da Muller - e di Murray - piegato proprio da Querrey - apre interessanti scenari e "pilota" sul verde londinese alcune domande. Federer, dei quattro ancora in corsa, è la certezza, attorno alla calamita svizzera ruotano giocatori con ottime qualità ma all'apparenza incompleti.
Tornando alla prima semifinale, in programma dalle 14 sul Centrale, Marin Cilic parte in vantaggio rispetto all'americano, per risultati di carriera e per tennis proposto. Il torneo del croato è senza macchia. Un primo turno non accomodante contro un erbivoro come Kohlschreiber, vittorie convincenti con Johnson e Bautista, fino alla battaglia - prevedibile - con Muller, risolta al quinto set, con un allungo deciso nelle fasi iniziali. Maggior freschezza, di mente e di braccio. 61, per raggiungere la semifinale, dopo tre apparizioni consecutive ai quarti, dal 2014 al 2016. La finale al Queen's con Feliciano è un ulteriore attestato, Cilic è da corsa.
Querrey non è nuovo ad imprese contro giocatori di prima fascia. In un contesto rapido, può sfruttare al meglio la sua imponenza. Ha pochi colpi Sam, ma devastanti. Dal servizio, sgorga il suo tennis, combinazioni continue per chiudere lo scambio, a rete o col dritto. Da valutare la sua tenuta, dopo tre maratone da cinque set. Non solo Murray, infatti, in precedenza il braccio di ferro con Tsonga ed Anderson.
Il conto dei precedenti chiude la porta a possibili ribaltoni. Cilic conduce 4-0 e tre partite riconducono all'erba. A Wimbledon, nel 2009, 64 al quinto Marin, addirittura 17-15 tre anni dopo. Nel 2012, al Queen's, 63 al terzo. Ultimo rintocco a Washington, nel 2015. Doppio tie-break croato. La prima di Querrey o la quinta di Cilic, sullo sfondo la finale.