Il campo centrale ospita, nel pomeriggio, le due semifinali femminili. Al termine del confronto tra Muguruza e Rybarikova, spazio alla padrona di casa Johanna Konta e all'americana Venus Williams. Motivazioni a confronto, Venere, 37 anni, punta a tornare in finale ai Championships. Nel 2009, ultima presenza nel sabato di Wimbledon, lo scorso anno stop proprio in semifinale. Johanna Konta è invece carta recente, speranza britannica. Quattro volte fuori al primo turno, nel 2016 KO alla seconda fermata, cavalca un'onda positiva sull'erba.
Cinque confronti in archivio tra Venus e la Konta, guida di un'incollatura la britannica. A Wuhan, nel 2015, vittoria della Williams, poi un filotto di tre successi della nativa di Sydney. A Miami, qualche mese fa, 64 75 Konta. Infine, Roma, terra battuta. Tre set e pugnetto per la maggiore delle sorelle Williams. A caratterizzare la rivalità, un costante equilibrio, tre partite su cinque risolte al parziale decisivo, un solo confronto con poca storia, all'Australian Open del 2016. Sigillo Konta 64 62.
Diverso il cammino di avvicinamento alla finale. Avvio morbido per la Williams, brava a sfruttare terreno fertile per acquisire le coordinate in verde, per ritrovare confidenza con la superficie. Il cambio di passo con la Konjuh, l'attestato di qualità con la Ostapenko. Incrocio sulla carta difficile quello con la campionessa di Parigi, risolto con classe ed eleganza. Il peso della storia nel parziale d'apertura, l'esperienza della fuoriclasse nel secondo. Lotta di braccio, la crescita della giovane lettone, il baratro di un possibile terzo set. Polso fermo, mente lucida, 75 e atto conclusivo.
Diverse problematiche, invece, per la Konta. Al secondo turno, il rischio di un capitombolo con la Vekic, 10-8 al terzo, rivincita dal sapore dolce dopo il KO di Nottingham. Quarto turno di sofferenza con la Garcia, semifinale di resistenza con la Halep. Sotto di un set, in difficoltà a tratti nel secondo, il tie-break per capovolgere il match, per amplificare le carenze della rumena nel prendersi la contesa. 64 e tripudio a Wimbledon.
Due giocatrici di affermata consistenza sul verde, in grado di sfoderare colpi potenti, di trarre forza dal servizio. Simili per certi aspetti. La Konta può respirare il profumo di casa, il dolce applauso del Centrale, Venus conosce queste partite, è nata per momenti come questo. Pronostico incerto, il regale incedere di una dea, l'affilata lama britannica.