Terzo impegno, a Wimbledon, per Roger Federer. Lo svizzero deve conquistare l'accesso alla seconda settima, al quarto turno dei Championships. Un cammino privo di reali insidie. In apertura il ritiro di Dolgopolov, al secondo turno Lajovic. Prestazione coraggiosa quella del serbo, bravo a trascinare Federer al tie-break nel set d'apertura. Alterna la performance dell'elvetico, falloso nelle prime battute, quanto maestoso in alcuni frangenti del prolungamento.
La superficie non sembra favorire Federer, campi piuttosto rovinati, un'erba molto lenta, rimbalzi alti ed irregolari. Il cammino di stagione, però, obbliga a porre il sette volte campione tra i principali favoriti, al momento alle spalle di un Nadal perfetto. Interessante, in quest'ottica, valutare il Federer odierno, opposto al tedesco M.Zverev. Terza partita dell'anno tra i due, due affermazioni per Roger. Antipasto a Melbourne, quarti di finale, tre set a zero Federer. La replica di recente, proprio sul verde. Ad Halle, 76 64. Esiste un altro rintocco su questo terreno, sempre ad Halle, nel 2013, addirittura doppio 60.
M.Zverev ha un gioco perfetto per questo contesto. Evita volontariamente lo scambio, attacca la rete, scende a patti con il rischio. L'obiettivo è chiaro, mettere costante pressione a Federer, costringerlo a giocare colpi difficili, puntando su una vena non eccezionale. Federer resta ampiamente favorito, ma può andare in lieve difficoltà.
Il fratello maggiore di Alexander cerca inoltre di rinvigorire la sua tradizione londinese. Mai oltre il terzo turno - nel 2008 - cavalca un'eccellente annata. Non a caso è n.30 della classifica ATP, a un passo dal suo best ranking (29). Considerare l'approccio con Tomic è fuorviante, nel secondo impegno a Wimbledon, cinque set per piegare Kukushkin. Oggi occorre chiaramente un'altra impronta.
Alle porte, per Federer, un ottavo d'eccellenza con Dimitrov, una sfida di fioretto sul nobile campo inglese. Nel mezzo M.Zverev, classe 87, nativo di Mosca, mancino temibile.