Poco più di un allenamento agonistico quello di Novak Djokovic sul campo 1 dell All-England Club per il secondo turno del torneo di Wimbledon 2017. L’avversario di turno, Adam Pavlasek (136 nel ranking) non oppone praticamente resistenza, dimostrandosi inferiore per mezzi e qualità e lasciando sostanzialmente campo dal primo all’ultimo minuto ad un Nole comunque a marce basse. Ora, il serbo aspetta il vincente tra Juan Martin Del Potro ed Ernest Gulbis per il terzo turno. Andiamo a rivivedre insieme il match.

Subito letale il primo gioco per Pavlasek, che al servizio subisce il peso della pressione e del palcoscenico, giocando in maniera rigida e prudente: Djokovic non fa sconti ed aggredisce portandosi 0-40 ed incassando il primo break della partita. Il serbo allora inserisce subito il pilota automatico volando sul 3-1, ed il suo avversario continua a sembrare abbastanza impacciato da fondo: dilapidato il vantaggio di 40-15, il numero 136 del mondo concede altre tre palle break ai vantaggi, sulle quali Nole è però lezioso. Al termine di un gioco lungo e ricco di errori si salva Pavlasek, 3-2. Il minimo sindacale basta però all’ex-numero 1 del mondo per viaggiare tranquillo verso la fine del set: il serbo sembra quasi distratto, ma comunque trova un altro break, propiziato da un doppio fallo, e chiude 6-2 il primo parziale con il game conquistato a zero.

In apertura di secondo set il ceco sembra riacquisire fiducia, prendendo spesso la rete e regalando anche scambi più spettacolari rispetto al primo, ma un game versione premium di Djokovic, arricchito da due colpi di polso da fenomeno, lo porta avanti 2-1 e servizio. Pavlasek comunque non molla, provando a variare e ad attaccare la rete, ma la manifesta superiorità dell’avversario è netta senza neanche il bisogno di alzare il ritmo. Dal 3-2, ogni gioco è una sofferenza per il ceco, e Djokovic si sveglia giusto in tempo per portare a casa di nuovo il doppio break: il servizio funziona e, quasi in pantofole, il serbo porta in banca il secondo 6-2 consecutivo.

Il primo game del terzo set regala una voleé in tuffo del gigante ceco, conclusa con un vincente a rete per strappare finalmente un applauso a scena aperta, ma intorno c’è poco: Djokovic fa muovere l’avversario e porta a casa un altro game di risposta. Il quarto gioco riserba qualche insidia, con Djoker ancora impreciso soprattutto nei tentativi di passante, ma l’unica palla break viene annullata in brevissimo tempo per sancire il 3-1. Pavlasek comincia a soffrire però anche fisicamente i tanti spostamenti sulla linea di fondo, andando alla ricerca quasi sempre del colpo risolutivo senza successo: tre errori dal palleggio lo condannano al secondo break di svantaggio. Nel settimo game il ceco si complica ancora la vita con un doppio fallo, ed un siluro lungolinea di Nole lo costringe a difendere un match point. Pericolo scampato dal 30-40, ma non ai vantaggi: un altro doppio fallo chiude una partita mai iniziata, con Djokovic che porta a casa, passeggiando, il 6-2,6-2,6-1 e si regala il terzo turno a Wimbledon oltre a mantenere l’imbattibilità stagionale su erba.