A Wimbledon, si ultima quest'oggi il secondo turno. Ieri, i successi di Murray e Nadal, senza particolari difficoltà, tra qualche ora tocca di nuovo a Federer e Djokovic. I due partono, come ovvio, con i favori del pronostico, ma è comunque interessante valutare la prestazione dopo un esordio in carrozza, favorito dai ritiri dei rispettivi avversari. Federer e Djokovic giungono a Wimbledon forti di un titolo sull'erba - ad Halle Roger, a Nottingham Nole - sono quindi protagonisti attesi alla seconda settimana, possibili rivali in una semifinale di estrema carica emotiva.
Federer, impegnato al via con un acciaccato Dolgopolov, deve registrare il suo tennis sulle coordinate di Wimbledon, un'erba all'apparenza piuttosto lenta, poco affine al gioco iper-offensivo del campione di Basilea. Sprazzi di qualità, piedi rapidi, soluzioni estreme, la giusta versione prima dello stop. Affronta, sul centrale, nel terzo match in programma, il serbo Lajovic. Nessun precedente tra i due, il 27enne approda qui dopo l'affermazione in tre set con Tsitsipas, in precedenza secondo turno a Nottingham e KO con Isner. Breve la sua storia ai Championships, il secondo turno del 2014 come miglior risultato. Oggi è n.79 ATP - 57 nel punto più alto - non sembra avere le giuste armi per reprimere l'assalto svizzero.
Djokovic è invece "relegato" sul campo n.1 ed apre, alle 14, la giornata. Trova Adam Pavlasek, 22enne ceco bravo a fermare Escobedo al primo turno, dopo un tie-break in difetto. Anche qui non abbiamo incontri in archivio da cui trarre spunto. Prima apparizione nel tabellone principale di Wimbledon per Pavlasek, gia nel main draw in Australia. Si annuncia una passerella per Nole, di certo in crescita dopo mesi difficili, qui a Londra con Ancic - amico di vecchia data - ad affiancare Agassi all'angolo. Come per Federer, primo turno a metà, il ritiro di Klizan a fermare la sfida. Importante, per un tennista in cerca di fiducia, di input, trovare continuità in campo, anche un match scontato può avere valenza chiave nell'economia del torneo.