Il circuito maschile, nella settimana corrente, si divide tra Ginevra e Lione, senza i primi giocatori della classifica mondiale, Murray e Djokovic, a riposo dopo le fatiche romane. Mancano anche Nadal, un mese a tutta sul rosso, e Federer, atteso sull'erba. Solo Wawrinka, dei primi cinque, in campo. L'attenzione è, però, già sul secondo Slam dell'anno, perché è tempo di qualificazioni. Da ieri, caccia a una casella nel main draw del Roland Garros. Diversi italiani in corsa, ok, al primo turno, Bolelli, Cecchinato, Caruso e Napolitano. 

La giornata odierna consente ad altri tre tennisti del bel paese di assaporare il successo. Alessandro Giannessi, in apertura, liquida 75 63 il transalpino Hemery, classe 95, 1.88 per 85kg, stazza da altra superficie. Il punteggio non evidenzia abbastanza il dominio di Giannessi. Qualche brivido nel primo parziale, quando l'italiano colleziona 13 palle break ma non riesce ad allungare e si trova spalla a spalla sul 55, prima della rottura decisiva. Nel secondo, Giannessi non concede nulla pallina alla mano e chiude agilmente. 

Alla sua ruota, Matteo Donati. Nell'eterno duello italo-francese, a sorridere è ancora il nostro rappresentante. La partita è viva nel set d'avvio, due break Donati, uno Eysseric - 64 - nel secondo lo spunto è di Matteo, bravo a piazzare la stoccata e ad archiviare 63 parziale e partita. Infine, Luca Vanni, sostanzialmente perfetto. Periodico 62 per cancellare Chiudinelli. Vanni spinge molto in battuta, come confermano i 9 aces e i 7 doppi falli, ottiene l'83% di punti con la prima in campo e non offre alcuna apertura al diretto rivale. L'epilogo è quindi naturale. 

Al secondo turno, Vanni attende Kovalik, è derby azzurro tra Donati e Giannessi, il secondo in programma dopo quello tra Cecchinato e Caruso. Bolelli affronta Marterer, Napolitano trova Fucsovics.