E' durata un paio di settimane la carriera senza allenatore di Novak Djokovic. Il campione serbo, attuale numero due al mondo e reduce dalla sconfitta in finale all'Atp di Roma contro il tedesco Sascha Zverev, ha infatti annunciato oggi che sarà Andre Agassi il suo coach durante il Roland Garros, Slam parigino su terra battuta al via tra una settimana.

"Ho parlato con Andre un paio di settimane fa - le parole di Nole - e abbiamo deciso di affrontare insieme l'avventura di Parigi. Sarà lì con me, ma solo il futuro dirà cosa potrà portare a entrambi questa nuova collaborazione. Siamo entrambi entusiasti di poter lavorare insieme e di vedere cosa succederà. Non abbiamo preso alcun impegno a lunga scadenza, si tratta solo di provare a conoscerci meglio durante il Roland Garros. Non rimarrà a Parigi per l'intera durata del torneo, ma ci sarà solo per un periodo di tempo limitato. Poi vedremo insieme cosa accadrà. Ho grandissimo rispetto nei confronti di Andre, sia come giocatore che come persona. E' passato attraverso la stessa fase che sto vivendo io in questo momento. Conosce perfettamente il tennis, è stato un piacere parlare con lui. E' un uomo gradevole, molto educato, che apprezza i valori della famiglia, e che può contribuire al miglioramento del mio gioco e anche della mia vita. Non vedo l'ora di cominciare a lavorare con lui. E' una leggenda del nostro sport, ha lasciato una traccia indelebile nel mondo del tennis, vincendo tutto ciò che si poteva vincere. E' stato un giocatore rivoluzionario, per il suo carisma, per il suo approccio al gioco e per la sua vita diversa da quella di tutti gli altri. Ecco perchè sarà interessante collaborare con lui. So che sta seguendo il circuito e tutte le partite in tv. Conosce i giocatori, i miei avversari anche recenti, e abbiamo già parlato di tennis prima di ogni mio match. Sento che abbiamo molte cose in comune e che potremo creare uno splendido rapporto".

Prosegue dunque il trend che vede grandi giocatori del presente legarsi a fenomeni del passato, in un connubio tecnico e psicologico che lo stesso Djokovic aveva già sperimentato per un triennio con Boris Becker, fino alla separazione dal tedesco, avvenuta lo scorso novembre. Dopo aver epurato il suo storico staff tecnico (in testa il coach Marjan Vajda), Nole ha deciso dunque di puntare su Andre Agassi, lontano dal mondo del tennis dal momento del suo ritiro, avvenuto dodici anni fa agli US Open. Una collaborazione che si preannuncia part-time, ma che potrebbe evolvere in qualcosa di più stabile se rapporti e risultati dovessero prendere la direzione auspicata da entrambi i protagonisti.