Il ritorno di Serena. Si avventa con forza sulla palla corta di Venus, gioca il dritto ed osserva la reazione difensiva della sorella spegnersi in corridoio. Poi d'istinto volge lo sguardo all'angolo, un abbraccio sincero, commosso, spalanca la porta dell'emozione. Un battito fragoroso di mani accompagna l'evento, il ritorno di Serena Williams sul primo gradino mondiale. Titolo Slam n. 23, una risposta veemente al recente passato, a dubbi e interrogativi, fisici e mentali. Resta, Serena, la punta di diamante del circuito, l'àncora di continuità in un tennis in perenne evoluzione, senza regine in grado di raccogliere il testimone e spezzare il legame con il passato. Venus esce a testa alta, si aggrappa alla partita, ci prova, per quanto possibile. L'evoluzione è però naturale, pur preda della tensione, Serena ha qualcosa in più, in termini di carattere e tennis. 64, periodico.
L'avvio di partita sorride alla giocatrice in risposta. Venus, quando deve servire la seconda, si trova in evidente affanno. Nel primo gioco, subisce la scarica di Serena e capitola. Risposta ad incrociare di rovescio, poi, sul 15-40, splendido passante di dritto, dopo una corretta lettura. Il vantaggio però non trova conferma, perché il braccio di Serena è bloccato, il nervosismo evidente. Ai vantaggi, Venus impatta, grazie a un gratuito di Serena, impacciata nel movimento in avanti. Terzo game e terzo break. Si prosegue su binari d'equilibrio, Serena scivola e spezza la racchetta, Venus prova maldestramente a tagliare la palla. Il dritto tradisce la maggiore delle sorelle Williams, Serena allunga, per la seconda volta. Rispetto ad altre edizioni della sfida in famiglia, si assiste però a maggior lotta. Non è uno spettacolo di tennis, anzi, ma è comunque una lotta di nervi. Venus accelera, trae fiducia dalle aperture di Serena e resta così nel match. Tre doppi falli nel quarto gioco per la n.1, 22. Nel quinto game, primo vantaggio per Venere, si assiste ad una prima evoluzione nel match, entrambe cercano di variare, di trovare ritmo. Serena rischia poco dopo, sotto 0-30, ma ha nel servizio arma impropria. Prima importante e un aiuto da Venus. Quattro punti in fila, 33. Il cambio di passo, di Serena, poco dopo. Stop volley sontuosa, poi terrificante accelerazione lungoriga. Venus non può nulla. 43, con break. Nelle situazioni decisive, Serena ha una marcia in più. A zero chiude 64.
Il secondo parziale segue a lungo l'ordine della battuta. Venus replica al primo schiaffo e mostra concentrazione in apertura. Chiude col rovescio e sale 10. Il primo campanello d'allarme nel terzo game. Doppio fallo e 0/40. Tre prime certificano l'aggancio, muove Serena e la induce in errore, ai vantaggi mantiene il comando delle operazioni. Venus gioca bene, tatticamente è lucida, ma manca talvolta il colpo da KO, come sul 30-30 22. Il dritto in avanzamento tramonta in rete. L'incontro si risolve sul 33 servizio Venus. Una risposta fulminea inchioda Venere e Serena scappa. Per la seconda volta nel match tiene poi a 0 la battuta. Il finale è di alto profilo. Bellissima risposta di Venus, brava a salire anche 15-30 dopo un estenuante scambio da 24 colpi. Fiato corto e Serena torna, da regina. Dritto a indirizzare lo scambio, chiusura nei pressi della rete, il resto è storia. 64.