Costanza, tenacia e sacrificio. In queste tre parole è racchiusa la semifinale tra Rafael Nadal e Grigor Dimitrov, protagonisti di un match bellissimo durato quasi cinque ore. Alla fine, a spuntarla è Nadal che regala a tutti gli appassionati di questo meraviglioso sport una finale dal sapore vintage.
La partita non inizia nel migliore dei modi per Nadal che regala due punti con due gratuiti di dritto, concedendo già due palle break nel primo gioco dell'incontro. Lo spagnolo però trova subito il servizio che tanto gli è stato amico in questi Australian Open annullando entrambe le palle break. Il terzo gioco della partita è una tesi di laurea magistrale di Nadal sullo sventaglio incrociato che diventa una sentenza per Dimitrov. La chiave di questo iniziale set è il game immediatamente successivo, il quarto. Il bulgaro cala un attimo al servizio e Nadal spinge subito sull'acceleratore ottenendo due break point. Il primo viene annullato dal bulgaro con un ace, ma sul secondo deve cedere dopo una brutta scelta tattica che permette a Nadal di bucarlo con il passante. Una volta ottenuto il break, Rafa gioca più sciolto ed anche Dimitrov inizia a giocare a braccio libero, ne escono cinque game in cui il servizio viene tenuto facilmente da entrambi ed il set arriva alla sua naturale conclusione sul 6-3, con una stop volley a regalare il vantaggio allo spagnolo.
Il secondo parziale è quello della riscossa di Grigor Dimitrov. Il bulgaro, sostenuto dai suoi tifosi, risponde bene al set perso e tira fuori il meglio del proprio tennis mantenendo con facilità il proprio servizio. Nel secondo gioco si verifica uno dei migliori punti del match, con Nadal a condurre lo scambio e Dimitrov a rincorrere per tutto il campo finendo anche contro le protezioni delle tribune. Il set però inizia a prendere la direzione del bulgaro al quarto gioco quando Nadal, per la prima volta dopo il primo game della partita, va in difficoltà sul proprio servizio, perdendolo addirittura a zero. Il set fila via senza troppi patemi fino al settimo game quando Dimitrov abbassa la propria concentrazione iniziando il gioco con il primo doppio fallo del proprio match. Nadal poi conquista due palle break, una delle quali con un passante lungolinea spettacolare, ma a regalargli il break è il bulgaro che commette il secondo doppio fallo della partita e del game. Nadal però non è sicuro e lo dimostra immediatamente commettendo tre brutti errori di dritto e restituendo il break con un doppio fallo. Continua il valzer dei break con Dimitrov che cede un'altra volta il servizio allo spagnolo che, però, non riesce a ritrovare l'efficacia mostrata nel primo set. Nonostante questo Nadal riesce ad annullare quattro set point a Dimitrov mantenendo il servizio fino al 5-6 per il bulgaro, quando lo spagnolo sbaglia un rovescio facendo chiudere sul 7-5 per Dimitrov il secondo set.
Il terzo parziale viene giocato all'insegna dell'equilibrio fino al quinto gioco, quando Dimitrov probabilmente paga la fatica di un lunghissimo scambio giocato in precedenza e lascia il break a Nadal con rovescio che finisce largo in corridoio. Lo spagnolo però non sembra aver ancora riacquisito la consapevolezza del primo set e apre il gioco successivo con un doppio fallo, segno premonitore di quello che poi accadrà. Dimitrov infatti conquista quattro break point, spreca i primi tre, ma al quarto porta a casa il game che significa tre pari. Da qui in poi il set riprende l'equilibrio dei primi quattro giochi, giungendo al tie break dopo una pausa di cinque minuti dovuta ad un malore che coglie uno spettatore in tribuna. Il tie break, in contrapposizione allo svolgimento del set, è composto di tanti punti persi al servizio, sia da Dimitrov sia da Nadal, che però alla fine la spunta grazie ad un rovescio in controbalzo con cui inverte l'inerzia dello scambio.
Si riparte quindi dal 2-1 Nadal e lo stesso spagnolo al servizio. Rafa mantiene agilmente la battuta per tutta la durata del parziale, trovando quella solidità ed efficacia che era mancata nei due set precedenti. Fatica di più Dimitrov che deve combattere per non concedere palle break, ma alla fine anche il bulgaro riesce a mantenere il proprio turno di battuta per tutte e sei le volte. Si arrivi quindi abbastanza velocemente al secondo tiebreak del match e qua la storia cambia. Nadal perde tutta l'incisività al servizio che aveva mostrato, mentre Dimitrov eleva a livello dei top 3 mondiali il proprio gioco, distruggendo il mancino di Manacor e portando la partita al quinto e decisivo set.
Nel set risolutivo i due tirano fuori il loro miglior tennis possibile. Il bulgaro soffre i propri turni di battuta a causa di un Nadal vecchio stampo che non molla su nessuna palla e già nel primo gioco è costretto a fronteggiare tre break point, poi tutti magistralmente annullati. Lo spagnolo subisce lo stesso trattamento, ma riesce a conquistare il proprio primo gioco del quinto set più velocemente del bulgaro. Si arriva rapidamente ai giochi decisivi passando da colpi spettacolari, uno su tutti quello a firma bulgara fatto di un colpo dietro la schiena e seguente dritto vincente, e lì si accende la spia rossa della benzina per Dimitrov. Il numero 15 del mondo viene costretto più volte ai vantaggi dal maiorchino, riesce a conquistare il gioco del 4-3 e anche a procurarsi due palle break sul successivo servizio di Nadal, ma al nono game è costretto a cedere. Il bulgaro parte male andando sotto 0-30, ma riesce a risollevarsi fino al 30-30, salvo poi capitolare sul rovescio vincente di Nadal che così scappa sul 5-4. Lo spagnolo non spreca l'occasione e, dopo due match point giocati fantasticamente da Dimitrov, chiude al terzo grazie al gratuito del bulgaro.
Domenica sulla Rod Laver Arena andrà quindi in scena un nuovo capitolo della sfida che ha caratterizzato gli ultimi dieci anni di tennis, Roger Federe e Rafael Nadal torneranno a sfidarsi per un titolo dello Slam.