Giunto al terzo turno degli Australian Open, Roger Federer si prepara alla sfida con Tomas Berdych, la prima di un certo livello dopo i match interlocutori vinti lunedì contro Jurgen Melzer e oggi contro Noah Rubin. Il fuoriclasse elvetico ammette in conferenza stampa di dover alzare gli standard del suo gioco, ma si dice contento di quanto fatto finora.
"E' sempre bello vincere in tre set - dice Federer - anche se il primo parziale è stato difficile e il terzo pieno di insidie: ho dovuto salvare due set point, so che sarebbe potuta andare in maniera differente. Non sapevo granchè del mio avversario, eccezion fatta per ciò che mi avevano detto dal mio staff, ma mi sono fatto trovare pronto, preparato alla battaglia. Credo di essere stato un po' più solido rispetto al match con Melzer, e anche più concentrato. Mi sarebbe piaciuto giocare meglio, in particolar modo in ribattuta. Ho servito abbastanza bene, lui non è stato in grado di leggere la mia prima palla, e così ho ottenuto diversi punti gratis. Su un campo così veloce è importante giocare bene nei propri turni di battuta, e oggi penso di esserci riuscito. Rubin mi ha impressionato per la potenza al servizio: nonostante sia più piccolo fisicamente, riesce a lavorare bene anche con la seconda. Per me è stato difficile essere subito aggressivo in risposta. E' vero, mi sarei aspettato di giocare meglio, ma c'era un po' di vento sul campo, e poi anche lui ha giocato bene. E' un giocatore molto aggressivo dalla linea di fondo campo, simile a Nishikori e a Schwartzman: ottimi colpitori, a cui non puoi dare una chance. E' rapido, può avere una buona carriera, ma con i giovani non si sa mai, hanno bisogno di tempo per maturare".
Prossimo turno contro Tomas Berdych: "So che dovrò alzare il livello del mio gioco. In questo periodo non ho visto partite di Tomas, ma francamente credevo che oggi avrebbe avuto maggiori difficoltà contro Ryan Harrison, che negli ultimi tempi stava giocando bene. Il campo è veloce, e su questo tipo di superficie Tomas mi ha già dato fastidio in passato: a Cincinnati, agli Us Open, a Wimbledon, alle Olimpiadi di Atene. Dovrò essere particolarmente concentrato sui miei turni di servizio, e non concedergli passaggi a vuoto". Sul suo stato di forma, Federer fa sfoggio di realismo: "Sono felice di essere giunto fin qui. Avrei firmato per arrivare al terzo turno. Spero sempre di poter migliorare con l'avanzare del torneo, ma la cosa più importante era superare questi primi turni senza intoppi, riprendendo il feeling giusto con il campo, la palla, il mio fisico. E' come se stessi ricevendo nuove informazioni sul mio gioco attuale, che spero mi aiutino per la prossima partita. Ripeto, per certi versi avrei sperato di fare meglio di così, ma alla fine della giornata bisogna essere soddisfatti per quanto si è riusciti a fare sul campo. A volte si va avanti con le piccole cose. Dal punto di vista offensivo avrei potuto giocare meglio, mentre ho fatto un po' troppa fatica". In chiusura, qualche domanda sul formato del torneo che prevede cinque set per ogni match, senza tie-break nell'ultimo parziale: "Le partite al meglio dei cinque set sono più intriganti per tutti. Gli spettatori si divertono a guardare un incontro equilibrato al quinto. Io stesso ieri sono stato entusiasta di vedere ieri quello tra Karlovic e Zeballos. Il problema è che poi queste partite distruggono il torneo dei protagonisti, perchè richiedono uno sforzo mentale e fisico eccessivo. Alla fine ti senti svuotato, non so se in futuro cambierà qualcosa per quanto riguarda questo tipo di incontri. Francamente, credo che sia il calendario il problema principale del circuito: non penso sia il miglior calendario possibile. Vedremo se ci saranno dei cambiamenti in futuro, probabilmente dal 2019 in poi avremo delle novità".