Roberta Vinci si impone - non senza qualche patema - su Carina Witthoeft e accede agli ottavi di finale nell'ultimo slam di stagione sul cemento americano. L'azzurra incanta nel set d'apertura, concede poco o nulla ad un'avversaria in evidente difficoltà di fronte a variazioni e colpi di fioretto, ma paga un passaggio a vuoto al tramonto del secondo parziale e deve ricostruire fiducia e tennis nel corso del terzo. Una prova alterna, senza l'ausilio del servizio, ricca di carattere e talento. 60 57 63 il finale.
La tennista italiana parte con il giusto piglio. Roberta, in risposta, mette in scacco la Witthoeft con una serie di tagli, per poi accelerare con il dritto. La tedesca non riesce a leggere le traiettorie, spesso perde il filo dello scambio, incappando in grossolani errori. La Vinci, con il tradizionale back di rovescio, propone palle senza peso particolarmente insidiose, la Witthoeft spara senza riguardo e perde le coordinate del campo. Il braccio di ferro del terzo gioco si risolve ancora in favore della tarantina. La Witthoeft annulla due palle break, ma la quarta, ai vantaggi, è quella giusta per aumentare il disavanzo. Con il dritto - colpo di giornata - la Vinci accarezza la riga e sale 40, non c'è in sostanza partita. L'epilogo è repentino, perché quando la Witthoeft riesce a salire sullo scambio, dettando i tempi, incappa in una Vinci straordinaria in difesa. 60 e applausi convinti dalle tribune del Louis Armstrong.
Il secondo set sembra confermare l'assunto. La Vinci ribalta sistematicamente lo scambio e quando riesce a guadagnare spazio scende a rete per chiudere con la volée. Spesso, Roberta, va in contropiede, mettendo in ambasce la Witthoeft. Il colpo di volo che chiude il gioco iniziale è delizioso, una carezza di rovescio che lascia di stucco la giovane tedesca. Senza alcun pre-avviso, però, la Vinci accusa un passaggio a vuoto, cede al nervosismo, e riconsegna il break. Inizia un pericoloso spalla a spalla, la Witthoeft trae fiducia dalle difficoltà della Vinci, scioglie il braccio ed entra nel campo. L'urlo di Roberta - nel corso del quinto gioco - sembra riportare la partita su binari tradizionali. Break azzurro e conferma a seguire. La Vinci si presenta a servire per chiudere l'incontro, sale 30-0 con una rasoiata di rovescio, ma qui si spegne. Il servizio non soccorre la tarantina, due seconde deboli offrono una ghiotta chance alla Witthoeft. Punto diretto con la risposta e 55. Carina è ormai nel match, inventa due passanti e trascina al terzo la contesa.
La spallata non affossa però una guerriera come l'azzurra. Roberta apre alla grande il parziale decisivo, colora il campo con una smorzata e si prende il primo punto. Break e ace a confermare il vantaggio nel secondo gioco. La Witthoeft non accenna però ad alzare bandiera bianca, rischia il tracollo sotto 31 0-30, ma infila 4 punti consecutivi e resta in scia alla tennista italiana. La Vinci ripensa alla possibile occasione e capitola. Un back fuorimisura, poi un passante vincente di bandiera tedesca, rottura e 33. La partita si risolve, in via definitiva, poco dopo. La Witthoeft è in controllo, ma non chiude il game, patisce il ritorno della Vinci, brava a resistere ai vantaggi. Una volée di pregiata fattura spiana la strada al secondo break azzurro. 43. Roberta non trema, vede il traguardo e allunga, contropiede e 53. Un rovescio oltre il rettangolo di gioco della Witthoeft consente alla Vinci di alzare le braccia al cielo. La condizione non è ottimale, ma Roberta è comunque da corsa.
Vinci - Witthoeft 60 57 63