Non c'è storia sul campo numero uno di Wimbledon, dove - contrariamente alle previsioni della vigilia - è Elena Vesnina a conquistare un posto nelle semifinali del tabellone femminile, annientando una spenta Dominika Cibulkova. La slovacca risente fin troppo dei sintomi della battaglia vinta ieri contro Aga Radwanska e non riesce mai ad entrare in partita e negli scambi. L'ottima percentuale di prime della russa, unita ad una maggiore serenità e precisione nei colpi, permette alla numero cinquanta del mondo di raggiungere un'inattesa semifinale, dove sfiderà Serena Williams.
Il primo set - così come sarà l'intero match - è sostanzialmente dominato dalla russa in lungo ed in largo, dal punto di vista fisico, ma anche tecnico e tattico. Dopo aver conquistato il primo turno di servizio ai vantaggi, i successivi game sono condizionati da un parziale di dodici punti a zero e cinque game di fila in favore della russa. Cibulkova stenta al servizio, lasciando spesso entrare Vesnina in risposta: quest'ultima trova spesso angoli imprendibili per la slovacca, togliendole ritmo e non lasciandole trovare feeling con i suoi colpi da fondo campo. L'uno-due con il servizio ed i colpi di rimbalzo - sia di dritto che di rovescio - stordiscono la numero diciannove del seeding, che non trova mai le giuste contromisure. Dopo aver portato a casa il secondo turno di servizio nel settimo gioco, la tennista di Bratislava cede nell'ottavo, inginocchiandosi al 6-2 dell'avversaria.
Le difficoltà al servizio di Cibulkova si confermano tali anche nel primo gioco del secondo set: la scarsa percentuale di prime in campo ed i troppi gratuiti valgono il break in favore della russa, che congela il vantaggio con la proverbiale solidità in battuta. Il nervosismo della slovacca aumenta esponenzialmene, così come gli errori che permettono alla russa di conquistare rapidamente anche il terzo ed il quarto game. Gli ultimi game sono soltanto una magra consolazione per la slovacca, obbligata a cedere progressivamente alle bordate della Vesnina, che chiude meritatamente in poco più di un'ora senza mai offrire una palla break.
E. Vesnina b. D. Cibulkova 62 62