E' Novak Djokovic il primo finalista del Roland Garros edizione 2016. Il numero uno al mondo si è infatti imposto in tre set contro l'austriaco Dominic Thiem, testa di serie numero tredici del tabellone parigino. Match tutto sommato agevole quello disputatosi questo pomeriggio sul Suzanne Lenglen per il campione serbo, in grado di alzare il livello del suo gioco quando più conta. Dopo aver infatti balbettato in alcuni dei precedenti turni, Nole è salito oggi prepotentemente di colpi, depotenziando il tennis aggressivo del suo giovane avversario, mandato spesso fuori giri nel tentativo di sfondare quello che è a tutti gli effetti un muro di gomma. Thiem può però rallegrarsi per l'ottimo risultato ottenuto, una semifinale Slam all'età di 22 anni che gli consentirà di salire da lunedì prossimo alla posizione numero sette del ranking mondiale. Per Djokovic si tratta invece della quarta finale raggiunta agli Internazionali di Francia, unico Major ancora assente nella sua ricchissima bacheca (tre sconfitte nell'atto conclusivo di Parigi, due contro Rafa Nadal e una contro Stan Wawrinka). Il serbo attende ora il vincente dell'altra semi tra Wawinka e Murray.
Incontro a senso unico quello che gli spettatori accorsi sul Suzanne Lenglen si gustano per la modica cifra di venti euro, prezzo stabilito prima dell'inizio del torneo, quando non si pensava che la pioggia avrebbe costretto gli organizzatori ad utilizzare due campi diversi in contemporanea per le semifinali maschili e femminili. La superficie, ancora pesante per l'acqua caduta nei giorni scorsi, non sembra infastidire il serbo, che parte fortissimo, vola sul 4-1, annulla un palla break e chiude il primo set con il punteggio di 6-2. Thiem appare scarico per il lungo cammino fatto per giungere a questo punto del torneo, e soprattutto si affida a una strategia suicida: provare a sfondare l'avversario da fondo campo, senza ricorrere a variazioni sul tema della lotta con i colpi di rimbalzo. Tattica che non fa altro che agevolare il numero uno al mondo, centratissimo al servizio e perfetto nella profondità di dritto e rovescio. Anche il secondo parziale vola così via con altri break concessi dall'austriaco, sempre più contrariato per la piega che sta prendendo la partita. Dopo poco più di un'ora di gioco il punteggio è infatti di 6-2 6-1 in favore di Nole, che sembra avere tutte le intenzioni di chiudere la sua fatica il più rapidamente possibile.
A inizio terzo set Thiem pesca tre games in cui riesce finalmente a mettere a segno vincenti da fondo. Spinge con il diritto e trova un paio di accelerazioni da punto esclamativo con il suo elegante rovescio a una mano, sospinto dal pubblico, fin lì poco coinvolto da un match troppo a senso unico per essere appassionante. Il fuoco del giovane austriaco si spegne però presto: sopra 3-0 con l'unico break della sua partita, Thiem si ritrova nuovamente Djokovic con il fiato sul collo. Il serbo riprende concentrazione e gioca un game perfetto in risposta sul 3-1, recuperando lo svantaggio e risalendo nel punteggio. Uno sconsolato Thiem si affida poi a una palla corta nel game successivo, giocando anche un gran pallonetto in controbalzo che si stampa sulla riga di fondo: Djokovic si impegna e rimanda la pallina dall'altra parte del campo, prima di chiudere con un fantastico dritto che lascia fermo il rivale. E' il momento della resa per il giovane austriaco, che si arrende così alla maggiore solidità ed esperienza del numero uno al mondo, che chiude la sua semifinale con il punteggio di 6-2 6-1 6-4 in meno di due ore di gioco e che domenica partirà da favorito nell'incontro che potrebbe regalargli l'ultimo trofeo Slam che ancora gli manca.
Djokovic (1) - Thiem (13) 6-2 6-1 6-4