Sia benedetta la pioggia. O sia maledetta. Questione di punti di vista, a seconda che si vestano i panni di chi dall'interruzione ha tratto giovamento e di chi, invece, solo danni.
Salutano Simona Halep e Agnieszka Radwanska, avanzano e ringraziano giovepluvio Samanha Stosur e Tsvetana Pironkova, erbivora di vocazione alla sua miglior esibizione sul palcoscenico parigino. Due match, uguale copione, stessa identica e amara fine per le protagoniste più attese. Perchè tanto Halep quanto quanto Radwanska partivano da una situazione favorevole: 5-3 la romena, addirittura con un set già incamerato la polacca numero 2 del Mondo, che prima della sospensione dell'altroieri, veleggiava sicura anche nel secondo parziale, condotto sul 3-0.
Eppure oggi tutto è cambiato. La terra rossa, appesantitasi per la pioggia che anche oggi ha fatto capolino sul Roland Garros, ha sconvolto il copione e cambiato i valori in campo, mandando in tilt le favorite. La sorpresa più grande arriva indubbiamente dalla sconfitta di Agnieszka Radwanska, che non solo partiva dal grande vantaggio accumulato nella prima parte e mezzo di partita, ma anche da un parziale di 9-1 nei precedenti dieci incroci. Dal canto suo, la bulgara - che di norma è molto più efficace sull'erba di Wimbledon - gioca con tranquillità e pulizia, infilando un filotto di 9 game che non solo le consegnano il secondo set, ma le permettono anche di partire a razzo nel terzo e decisivo periodo, poi chiuso con un altro 6-3. Prima volta ai quarti di finale sulla terra per Pironkova, ancora sbarrata invece la porta di un torneo Slam per la polacca, che a stento ha trattenuto le lacrime dopo la dura eliminazione.
Maledice la pioggia anche Simona Halep: la fresca vincitrice di Madrid, non riesce a fare amicizia con il terreno più pesante e ha finito con il cedere terreno alla potenza di Samantha Stosur, qui finalista nell'anno di grazia Schiavoniano 2010. Ricucire dal 3-5 al 5-5 è gioco di un attimo, poi il tie-break regala alla aussie il primo set. L'abbrivio giusto per chiudere poi ogni discorso nel secondo set e prendersi la sua personale rivincita dopo la netta lezione che la stessa romena le aveva inflitto in semifinale a Madrid. Ma soprattutto, la ghiotta occasione data dal match contro Pironkova per artigliare la semifinale.