Sul Philippe Chatrier, sprazzi d'Italia. Nel primo incontro, al maschile, Simone Bolelli affronta Kei Nishikori. Sulla carta, impresa titanica quella che attende l'azzurro. Basta snocciolare i risultati di stagione di Nishikori sul rosso per capire l'importanza del tennista in questione: finale a Barcellona, semifinale a Roma e Madrid. Simone torna invece sulla terra dopo il secondo turno a Casablanca. In quell'occasione, ritiro prima del match con Coric. Due i precedenti tra Nishikori e Bolelli, entrambi a Wimbledon. Due affermazioni in cinque set per il nipponico.

Sul Suzanne Lenglen, Milos Raonic affronta Janko Tipsarevic. Per il canadese una stagione discreta su questa superficie, senza acuti degni di nota. L'impressione è che il tennis - pur in evoluzione - di Raonic non si abbini con il rosso. A Roma, fuori al 2° turno con Kyrgios. Discorso diverso per Tipsarevic, oggi vicino alla 700esima posizione mondiale. Qualche torneo minore per risalire, l'eliminazione a Ginevra per mano di Delbonis, ora il difficile scontro con Raonic. 

Sul Campo n.1, il secondo azzurro di giornata. Marco Cecchinato incrocia Nick Kyrgios. Per Cecchinato, dopo le emozioni del Foro - partita pari con Raonic - l'uscita prematura in fase di qualificazione a Nizza, con Edmund. Difficile prevedere un ribaltone con Kyrgios, l'australiano vive un buon momento ed è giocatore di enorme talento. In chiusura di giornata, sempre sull'uno, Isner trova Millman, dopo la sconfitta con Rosol a Ginevra. 

Infine, sul 2, Grigor Dimitrov. Il bulgaro - reduce dalle sconfitte di Madrid e Roma, in precedenza finale a Istanbul (sconfitta con Schwartzman) - scende in campo con Troicki. Due a uno Dimitrov il bilancio attuale, nel 2016 un successo per parte tra Brisbane (Dimitrov) e Sydney (Troicki). 

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