Il primo turno del World Group della Coppa Davis 2016 ha lasciato in eredità varie conferme e alcune sorprese. Tra le prime c'è la totale dipendenza della Gran Bretagna campione in carica da Andy Murray, lo scozzese che ormai gioca anche il doppio con il fratello Jamie e che ha praticamente da solo evitato al tennis di Sua Maestà l'eliminazione a Birmingham contro il Giappone di un indomito Kei Nishikori. L'ultimo singolare è stato un thriller ad alta tensione, con Murray capace di riemergere al quinto set dopo aver perso il vantaggio accumulato contro il rapido avversario nipponico. Prossimo avversario della squadra capitanata da Leon Smith sarà la Serbia del numero uno al mondo Novak Djokovic, che ha barcollato contro Kukuskhin salvo mettere in salvo se stesso e la sua nazionale davanti alla folla adorante della sua Belgrado. Il quarto più atteso del week-end di metà luglio (15-17, per la precisione) si giocherà nei Balcani, ma è praticamente impossibile prevedere se Djokovic e Murray decideranno di presenziare alla sfida. Troppi gli impegni in calendario in quella fase di stagione, con Wimbledon che sarà appena alla spalle e le Olimpiadi nuovo evento da onorare prima della cavalcata sul cemento nordamericano.

Diverso il discorso per Italia e Argentina, due squadre dal talento non eccezionale, che si giocheranno una semifinale forse nuovamente all'Arena Adriatica di Pesaro. Per gli azzurri, che sperano di riavere un Fabio Fognini competitivo, l'ostacolo sudamericano potrebbe essere superato più facilmente qualora per gli ospiti non dovesse esserci Juan Martin Del Potro, la cui stagione è appena iniziata (apparizione due settimane fa a Delray Beach) senza che nessuno sappia che piega possa prendere. L'Argentina rimane un avversario abbordabile, se si considera che la Francia, che ha demolito un Canada orfano di Milos Raonic, ha quattro singolaristi tra i migliori trenta giocatori del mondo. Jo-Wilfried Tsonga, Richard Gasquet, Gilles Simon, Gael Monfils (senza dimenticare Paire e Chardy) offrono infatti al capitano Noah una serie di soluzioni praticamente infinite su ogni tipo di superficie, che serviranno nei quarti in Repubblica Ceca. I cechi hanno infatti faticato più del previsto ad Hannover contro la Germania, Berdych ha sofferto contro il baby Zverev e si è poi ritirato contro Kohlschreiber, ma la loro rimane una nazionale ostica, anche perchè Stepanek garantisce un ottimo contributo in doppio e Rosol è capace di esaltarsi contro avversari a lui superiori.

Chiuderà il programma dei quarti la sfida tra USA e Croazia, che si disputerà negli Stati Uniti e che appare fin da ora particolarmente equilibrata. Marin Cilic e Borna Coric sono due singolaristi affidabili, esattamente come John Isner e Jack Sock per Jim Courier. A fare la differenza potrebbe essere dunque il doppio, già decisivo nell'ultimo week-end con i Bryan vincitori in Australia e per i croati a Liegi contro il Belgio di David Goffin. Insomma, la strada per aggiudicarsi l'insalatiera è ancora lunghissima, ma già si intravedono sfide equilibrate all'orizzonte.