Si chiude il secondo quarto di finale maschile dell'Australian Open 2016 con l'ennesima vittoria in tre set del numero uno del mondo Novak Djokovic, opposto ad un Kei Nishikori con le idee poco chiare soprattutto nei momenti chiave della partita.
Partendo dal primo set, il giapponese riesce a tenere il ritmo imposto dal serbo fino al sesto game dove, sopra 40 a 0, il nipponico mette in scena un vero e proprio disastro. 5 errori consecutivi non forzati per un totale di 14 nel solo primo parziale, i quali regalano il break al tennista balcanico. Djokovic ringrazia e mantiene il vantaggio, conquistando il primo set per 6 giochi a 3.
Nel secondo parziale il tennista, originario di Matsue, conferma i suoi problemi con gli scambi prolungati e concede subito il break a Nole, senza mai riuscire davvero ad impensierirlo in risposta. E le statistiche parlano chiaro, nonostante Djokovic tenga appena il 53% di prime in campo, gli errori non forzati di Kei salgano in maniera sproporzionata (22 dai 14 del primo set) e in appena un'ora e 16 minuti di gioco, il referto recita 6-3 6-2 Serbia.
Nel terzo set la musica cambia apparentemente; Nishikori riesce a trovare molti più vincenti in risposta (11 su 22), riuscendo incredibilmente a strappare il servizio al Djoker, ma è nel momento in cui il break deve essere confermato che salgono in superficie i problemi psicologici del giapponese. Djokovic concede a Nishikori la battuta per due volte, ma con effetto immediato strappa sempre il servizio, per 4 volte consecutive grazie - appunto - ai tantissimi errori forzati e non del nipponico. In 2 ore e 7 minuti di gioco il serbo conquista l'incontro in tre set 6-3 6-2 6-4. La semifinale di Mercoledì sarà il solito classico di queste due ultime stagioni tennistiche Djokovic-Federer.