Con una prestazione solida ma non trascendentale, Andy Murray si aggiudica l'ultimo ottavo di finale del tabellone maschile degli Australian Open, battendo con il punteggio di 6-4 6-4 7-6(4) l'idolo di casa Bernard Tomic, testa di serie numero sedici. Lo scozzese avanza così per la settima volta in carriera ai quarti di finale di Melbourne, dove mercoledì incontrerà lo spagnolo David Ferrer, vincitore oggi del suo match contro l'americano John Isner. Fatali a Tomic i 56 errori non forzati commessi nell'arco della partita, a fronte di soli 33 vincenti.
Il primo set è caratterizzato da una relativa incisività al servizio dei due contendenti, che si lasciano breakkare più di una volta in un inizio di partita in cui è il numero due al mondo a mostrare spesso segni di insofferenza e di nervosismo. L'australiano non è però da meno, riuscendo nell'impresa di perdere la battuta in tre occasioni e concedendo così il parziale d'apertura a un Murray appena sufficiente, che si appoggia a otto aces e ai gratuiti del rivale per scollinare sul 6-4 in quarantasette minuti di gioco. Il canovaccio del match non cambia nel secondo set, in cui il britannico continua ad attendere gli errori di un Tomic particolarmente deludente, che sbaglia senza soluzione di continuità alla ricerca di improbabili vincenti. Qualche palla corta dello scozzese infastidisce il beniamino di casa, che recupera un break a inizio parziale ma cede nuovamente la battuta, la quinta in poco più di un'ora, per mollare ancora con il punteggio di 6-4 in un set fedele copia del primo.
Murray si ritrova dunque in netto vantaggio pur non avendo impressionato per qualità di gioco e tenuta mentale. Anzi, la testa di serie numero due del seeding australiano sembra accusare qualche acciacco fisico che ne acuisce l'insofferenza. Tomic non ne approfitta e si fa breakkare in apertura di terzo set, con lo scozzese che si porta sul 2-1 e servizio. Qui l'australiano, incoraggiato dal pubblico della Rod Laver Arena e da Lleyton Hewitt nel suo angolo, piazza un parziale di otto punti a uno che gli consente di rimettere in equilibrio il set, anche grazie a una ritrovata incisività con il servizio e il diritto. Murray sbanda per un attimo, costretto a rincorrere sulle pallate del rivale (splendido un punto infinito chiuso al volo da Tomic), ma riesce a mantenere i propri turni di battuta fino al tie-break che decide il match (sul 5-6 e servizio lo scozzese rischia di esplodere per una chiamata errata di un giudice di linea, ma è abile nel rimanere concentrato). Il tie-break è un festival di errori di Tomic, che sparacchia malamente tre diritti consecutivi, spalancando al suo avversario le porte verso i quarti di finale. Murray si fa annullare due match point sul 6-2, ma chiude poi con una buona prima di servizio dopo due ore e mezza di partita.
Con questa vittoria il britannico si qualifica dunque tra i migliori otto degli Australian Open 2016 e nel prossimo turno affronterà David Ferrer, battuto nelle ultime cinque sfide disputatesi tra i due.