34 anni e non sentirli. In 2 ore e 6 minuti di gioco, lo spagnolo David Ferrer (numero 7 del mondo) liquida lo statunitense John Isner in tre set negli ottavi di finale dell'Australian Open.
Una vera bestia nera, Ferrer, per Isner, che nei precedenti (con oggi) è indietro per 7 a 1, con una statistica di 8 sconfitte consecutive negli scontri diretti con top ten in tornei Slam.
L'incontro non inizia bene per l'americano. Isner subisce il break nel terzo gioco del primo set, con Ferrer che, nonostante una percentuale bassa di prime in campo - solo il 31% - riesce a mantenere il vantaggio fino alla conclusione del primo parziale per 6 giochi a 4. Dal canto suo, Isner si deve rimproverare le poche occasioni non sfruttate. Il secondo set riprende un po' la falsa riga del primo, con l'iberico, sempre molto solido da fondo, che costringe Isner a correre a perdifiato ai due lati del campo. Inoltre, se con la prima in campo Ferrer ha una percentuale bassa nel primo set, così non è nel secondo, sale al 56%, con un rendimento dell'80% di punti vinti con la prima, mentre dall'altra parte scendono di poco gli errori non forzati dello statunitense (dai 23 del primo set ai 12 del secondo). Il copione, comunque, non cambia, lo spagnolo neutralizza il potente servizio di Isner, strappando il servizio a 0 nel settimo gioco grazie a delle bellissime, quanto chirurgiche, risposte vincenti. Ferrer ringrazia e tiene il vantaggio, di nuovo, fino alla fine del set ancora per 6 giochi a 4.
Nel terzo parziale, Isner cerca quantomeno di rimanere aggrappato al match, ma la risposta è la vera nemica dello statunitense, con una percentuale di punti vinti del 17% contro il 33% dello spagnolo. Il break arriva all'undicesimo gioco con Ferrer che trova prima un passante vincente, poi una risposta sulla riga. Il doppio fallo nella battuta successiva è il K.O finale per Isner.
Si spengono le luci sulla Hisense Arena 6-4 6-4 7-5 Ferrer, in 2 ore e 6 minuti di gioco; ai quarti lo attende il vincente della sfida tra Murray e Tomic.