Ancora una mezza passeggiata per il numero uno del mondo Novak Djokovic nel secondo turno dell'Australian Open. Mezza, perchè il giovane talento francese, Quentin Halys, classe 1996, dimostra di avere tutte le carte in regola per entrare, un giorno, in top ten.
Nel primo set Nole prende le misure al francese fino al quarto game, quando il serbo strappa il servizio grazie alla solita grande risposta e al gioco millimetrico sulle righe, mettendo sempre sotto pressione Halys, senza dargli il tempo di ragionare in uscita dal servizio. In appena 28 minuti, il Djoker conquista il primo set per 6-1 con un altro break nel sesto game e con già 12 vincenti a referto nel solo primo parziale.
Il secondo set ricopia un po' la falsa riga del primo, con il serbo che strappa subito il servizio in apertura al numero 187 del mondo e con Halys che, per conquistare un 15, deve sudare le cosidette sette camicie. Un altro break nel settimo gioco e un servizio tenuto a 15 successivamente, regalano il secondo set a Nole in altri 28 minuti di gioco, per un complessivo di 56 minuti giocati tra il primo e secondo set, ed è già 2 a 0 Serbia.
Ma nel terzo set la musica cambia, Halys, fino a quel momento costretto a forzare per conquistare un 15, riesce a tenere meglio i turni di battuta ed incredibimente a strappare il servizio a Djokovic nel secondo game. Nole non si scompone - un piccolissimo incidente di percorso - e in men che non si dica - nel turno di battuta successivo del francese - si riprende il break a 15, confermandolo poco dopo grazie all'ottavo ace; per Halys è tutto da rifare, 2 pari. A questo punto i turni di battuta vengono tenuti da una parte all'altra fino al tie-break, dove Nole prende subito il largo sul 3 a 1 (da sottolineare, in precedenza, un grande punto conquistato dal francese con la palla che rientra dall'esterno del paletto), vincendo alla fine il tie-break per 7 punti a 3: morale della favola 6-1 6-2 7-6 Djokovic in un'ora e 45 minuti.
Al terzo turno lo attende il nostro Andreas Seppi, trionfatore anch'esso in tre set sullo statunitense Denis Kudla per 7-5 6-4 6-4, nella vana speranza che l'azzurro possa ripercorrere la grande impresa compiuta 12 mesi fa proprio qui in Australia ai danni di sua maestà Roger Federer.