E' un Rafa Nadal deluso e per certi versi sorpreso quello che si presenta in conferenza stampa a Melbourne dopo aver perso al primo turno in cinque set contro Fernando Verdasco. Il maiorchino non nasconde il suo disappunto per essere stato eliminato per la prima volta all'esordio agli Australian Open: "E' una sconfitta dura per me - ammette Rafa - specialmente perchè questa volta mi sentivo bene, non come l'anno scorso, quando arrivai in cattive condizioni di forma e con poca fiducia in me stesso. Quest'anno mi sono allenato benissimo e tutto sembrava funzionare alla grande. Per questo motivo è un k.o. davvero duro da accettare, dopo aver lavorato così tanto per un evento così importante. Però non ho rimpianti, ho fatto tutto ciò che potevo per farmi trovare pronto qui. Evidentemente oggi non era il mio giorno, ora bisogna andare avanti, non ci sono alternative. Oggi non sono stato in grado di esprimermi come stavo facendo in allenamento, ed è questa la vera delusione. Spero di poter giocare meglio l'anno prossimo".
Alla domanda sul suo rendimento nel quinto set, in cui conduceva 2-0 prima di subire sei giochi consecutivi, Nadal risponde in maniera secca: "Queste partite durano cinque set, non uno solo. Fernando è stato fantastico al quinto, ma quando si decide tutto in un set l'avversario può tirare ogni colpo al massimo, e così è stato. Ha tirato a tutto braccio e gli è andata bene, complimenti a lui. Ma è nel primo set che ho giocato male, nel quarto invece ho giocato discretamente, ma lui è stato migliore di me. Ho avuto le mie occasioni sul 5-6 0-30, e lì Fernando e stato davvero bravo, è stato più aggressivo di me, si è preso molti più rischi e alla fine ha vinto. Probabilmente con merito. Sono stato competitivo, ma il mio diritto non ha funzionato come doveva, consentendo a Fernando di tirare troppi vincenti. E' stato questo il problema principale e, ad essere onesti, non so perchè sia successo. In allenamento stava andando tutto bene, così come nei tornei precedenti". Nick Kyrgios, Dustin Brown, Fabio Fognini. Sono gli ultimi giocatori - ad eccezione di Berdych e Djokovic - ad averlo sorpreso nelle più recenti prove dello Slam. Nadal spiega così questi upset: "Il gioco sta cambiando. Ora tutti provano a cercare un vincente da ogni zona del campo, è un tennis un po' più pazzo da questo punto di vista. Ma sono io che devo mettere in difficoltà i miei avversari, costringendoli a prendere dei rischi da posizioni scomode. Ripeto, non sono stato abbastanza aggressivo con il diritto, non lo sentivo uscire bene dalla racchetta. Ho provato, ho lottato, ma non ce l'ho fatta".
Enigmatico, invece, sul futuro: "Nessun può sapere cosa succederà in futuro. Recentemente in allenamento ho provato a giocare più con i piedi dentro il campo, ma si tratta di cambiamenti non facili da assimilare, specialmente quando ti trovi a giocare ad alto livello. Ciò che non posso permettermi è rimanere in una via di mezzo. Posso giocare in maniera più difensiva o offensiva, ma non a metà del guado, altrimenti sono tennisticamente morto".