29 Novembre 2015: se la ricorderanno bene questa data in Gran Bretagna, Andy Murray, vero condottiero di questa nazionale che 5 anni fa rischiava di retrocedere nella serie D della Coppa Davis, riporta l'insalatiera nell'isola dopo 79 anni, quando i vari Fred Perry, Pat Hughes e Banny Austin trionfavano sull'Australia a Londra nel lontano 1936. La partita in se per se è stata quasi di ordinaria amministrazione per lo scozzese, benissimo oggi con la risposta di anticipo, con la prima in campo e con il solito marchio di fabbrica: la difesa da fondo.
Nei primi scambi Goffin sembra soffrire la forte aggressività del numero due del mondo in risposta, sulla seconda di servizio del belga, subendo inesorabilmente il break nel sesto gioco del primo set, dove il britannico mette a referto 11 punti a 1 tra il turno di battuta di Goffin e il proprio. Il set vola, praticamente, via 6 giochi a 3, con Murray ingiocabile sui turni di battuta. Nel secondo set, Goffin non sembra intenzionato ad arrendersi, lottando come un forzennato negli scambi da fondo, ma rinunciatario, da un lato, nelle salite a rete. I game vengono mantenuti da entrambi i tennisti fino al 5 pari, con Murray che, precedentemente, mette in serie tre game consecutivi a zero sul proprio turno di servizio, tra il quarto game e l'ottavo.
Ma la tensione si fa sentire e, con una scarsa percentuale di prime in campo da parte di Goffin (53%), il break arriva nell'undicesimo game del secondo set, da parte di Murray, di nuovo con una frande difesa che costringe il numero 16 del mondo all'errore il più delle volte. Nel turno di battuta successivo, il britannico si rilassa mentalmente, andando sotto 0-30, ed è qui che viene fuori il vero campione, con due ottime prime vincenti e un gran passante di dritto in diagonale, il quale gli permette di conquistare il seconde set, per 7 giochi a 5. E' la giocata che ammazza la partita! Si direbbe. Ed invece, Goffin, brecca subito Murray nel secondo game, ma è costretto a cederlo di nuovo nel servizio successivo, complice, un altro bellissimo passante in diagonale, questa volta di rovescio.
Il break decisivo, Murray, lo compie nel settimo game, strappando il servizio a 0 sempre con una grande aggressività in risposta, chiudendo, poi, in bellezza nel nono con un Lob difensivo, lasciando a bocca aperta i 13.000 spettatori della Flanders Expo. La Gran Bretagna può festeggiare il decimo titolo nella competizione a squadre più importante.