Si chiude il sipario. Flavia Pennetta si ferma, sceglie di mettere un punto alla sua parabola tennistica nel momento più in alto, con il trofeo, da pochi minuti in bacheca, a coronare una rincorsa lunga, lunghissima. L'epilogo newyorchese porta in dote un finale inatteso, la brindisina annuncia l'addio al termine della stagione. 

"Non potevo sognare di chiudere il mio ultimo Us Open, il mio ultimo match così".

Difficile, per una campionessa, scovare il giusto istante in cui dire basta, è l'eterna bellezza dello sport. L'Atleta vive per la competizione, sente nella competizione la vita, chiudere è come chiudere una storia con se stessi. 

Per la Pennetta, un pensiero ricorrente. Il ritiro alle porte solo qualche mese fa e ancor prima nei momenti più difficili, quelli della caduta per mano della sorte. Si conferma, Flavia, grande anche nel saluto. Prerogativa dei grandi è aver la forza di rinunciare rendendo l'abito migliore. 

"Un mese fa avevo pensato addirittura di ritirarmi. Lo dico, perché adesso sono felice. Questo, comunque, è il mio ultimo match agli Us Open. Non avrei mai pensato di chiudere meglio questa esperienza".

Una marcia frenetica, lunga, faticosa. Ritrovarsi a 33 anni sul tetto del mondo, insieme a Roberta, amica vera. Insieme, in un percorso di crescita che trova il suo culmine nella Grande Mela. 

"Non avrei mai pensato all'inizio del torneo di arrivare così lontano. È un'emozione imprevedibile. Chi comincia a praticare sport vuole essere un numero uno. È stato bellissimo giocare contro una vera amica che, per due settimane, ha giocato un grande tennis. Il primo match contro probabilmente lo abbiamo giocato quando avevamo nove anni".

Proprio di Roberta è l'ultima parola, un omaggio a Flavia e al pubblico presente. La Vinci rinvia l'appuntamento al prossimo anno, per la Pennetta finisce qui. 

"Ringrazio tutti di essere venuti. Tante cose sono passate nella mia mente nelle ultime 24 ore. Sono felice, sono felice per Flavia. Ci conosciamo da tantissimi anni, oggi è stato molto difficile. Ho cercato di fare del mio meglio, ma Flavia ha giocato alla grande e posso solo congratularmi con lei. Voglio ringraziarvi, siete stupendi. Ci vediamo l'anno prossimo".