Reduce dalla vittoria del torneo nel Master 1000 di Cincinnati, Roger Federer ha iniziato oggi la sua marcia di avvicinamento alla seconda settimana degli Us Open, Slam già vinto dal fuoriclasse elvetico per cinque volte in carriera. La testa di serie numero due non ha avuto problemi nell'imporsi sull'argentino Leonardo Mayer, a differenza di quanto accadde l'anno scorso a Shanghai, quando il sudamericano perse l'incontro dopo non aver convertito tre match point a sua disposizione.

Partita a senso unico quella del primo turno di Federer sul nuovo Arthur Ashe munito di tetto. Il primo set vola via in un battito di ciglia, con lo svizzero subito avanti 5-0 nei confronti di un avversario apparso demoralizzato fin dalle prime battute. Una serie di doppi falli in sequenza da parte dell'argentino, intimorito dall'aggressività di Roger nel rispondere alla seconda di servizio, spezza immediatamente l'equilibrio, e in meno di mezz'ora il primo parziale è agli archivi con il punteggio di 6-1 in favore del numero due al mondo. E' una sola la palla break (annullata con un ace) concessa da Fedexpress nei suoi turni di battuta, in cui in realtà la percentuale di prime è poco sopra il 50%, ma in compenso sono innumerevoli i servizi vincenti.

Nel secondo set il fuoriclasse di Basilea si fa - se possibile - ancor più aggressivo. Dopo aver incantato il pubblico newyorchese con un recupero di rovescio in back che lascia fermo e attonito il malcapitato Mayer, Federer inizia a provare una serie di risposte di controbalzo sulla seconda di servizio dell'argentino. Colpi che molti tra i suoi colleghi non riuscirebbero a controllare si trasformano in occasioni per venire immediatamente a rete a giocarsi il punto. Non è il classico chip&charge quello dell'elvetico, bensì una tattica che lo porta ad avanzare in risposta praticamente sulla riga del servizio per colpire la palla appena la stessa tocca il cemento. Una giocata d'altri tempi che ha l'effetto di stordire ulteriormente il già confuso Mayer, e che proietta Federer sul vantaggio di due set a zero (6-2 il parziale a favore dell'elvetico).

Nel prosieguo del match l'argentino non fa nulla per prolungare l'agonia, consegnandosi velocemente (non più di un'ora e un quarto di tennis sul centrale) al suo avversario, che non esita a chiudere la contesa con un doppio break anche nel terzo set per avanzare al secondo turno degli Us Open 2015, dove troverà il vincente del match tra il belga Darcis e il cipriota Baghdatis. Intervistato sul campo dai network americani, Federer ha poi dichiarato di sentirsi molto bene, aggiungendo di aver voluto provare la risposta sulla seconda di Mayer in virtù del largo vantaggio nel punteggio. Un'ultima chiosa sul tetto dell'Arthur Ashe: "Con la copertura il campo non risente minimamente del vento, ed è una sensazione strana, perchè qui a New York ce n'è sempre stato tanto. Per me è una fortuna poter giocare sul centrale, sarà più difficile adattarsi per gli altri giocatori che provengono da campi secondari".