Nonostante un passaggio a vuoto nel tie-break del terzo set, Roger Federer, testa di serie numero 2 del tabellone maschile di Wimbledon, si aggiudica in quattro frazioni (6-4 6-4 6-7 6-2) la sua sfida di terzo turno contro l'australiano Samuel Groth, qualificandosi per la tredicesima volta in diciassette partecipazioni alla seconda settimana dei Championsips a Church Road.
Lo svizzero perde dunque il suo primo set del torneo, senza tuttavia mai cedere la battuta (nè concedendo alcuna palla break) e nel complesso giocando un buon tennis, eccezion fatta per qualche momento di nervosismo nel gioco decisivo del terzo set. Le prime due frazioni di gioco sono speculari, con Federer chirurgico nell'approfittare delle poche occasioni concesse al servizio da Groth, autore di ventuno ace complessivi e di una prova più che dignitosa davanti al pubblico del Centre Court. Un break per set porta Re Roger sul 2-0, prima di mancare un'altra chance di togliere il game di battuta all'avversario sul 4-4 della terza frazione che si decide quindi al tie-break dove un Federer nervoso e falloso (decisivo un suo doppio fallo sul 3-3) si vede scivolare via la possibilità di chiudere il match, con Groth prontissimo nell'allungare la partita.
Nel quarto set la testa di serie numero due riprende subito il comando delle operazioni con un break in apertura per poi proseguire con grande disinvoltura fino al 6-2 conclusivo in due ore e un quarto di gioco. Ora Federer affronterà lunedì negli ottavi di finale lo spagnolo Bautista Agut, numero 20 del seeding, per continuare nella sua corsa nel torneo che lo ha consacrato tra i grandissimi del tennis mondiale. Quello che arriva alla seconda settimana di Wimbledon sembra essere un Federer tonico dal punto di vista atletico, molto centrato al servizio (90% di punti vinti con la prima nella partita di oggi), e deciso ad accelerare gli scambi con discese a rete e dritti vincenti. In caso di vittoria contro Bautista Agut, lo svizzero potrebbe trovare Berdych nei quarti e poi eventualmente Murray in semifinale. Ma è presto per fare certe valutazioni e di sicuro la fretta potrebbe non aiutare Roger, come già dimostrato nel terzo set dell'incontro di oggi contro Groth.