Perdere una partita che si aveva in pugno e che sembrava già vinta dopo 40 minuti: se volete sapere come fare, chiedete a Petra Kvitova. Davvero sciagurata la ceca, che abdica dal trono in maniera tanto folle quanto inattesa.
Perchè sin qui la due volte campionessa sul verde ingelse, era parsa un rullo compressore inarrestabile, che era stata complessivamente in campo meno di due ore nei precedenti turni. Dall'altra parte del campo la maratoneta Jelena Jankovic, lottatrice indomabile, sino a quest'oggi sempre tenuta i ncampo a fare gli straordinari al terzo set. Tutto sembrava quindi apparecchiato per la più facile delle vittorie di Kvitova, e gli appassionati di tennis stavano già facendo il gusto a un ottavo ad alto tasso di classe contro Agnieszka Radwanska nel "big Monday". E pure i primi quaranta minuti di gioco sembravano avvallare questa ipotesi: primo set Kvitova chiuso in meno di mezz'ora (6-3), e rapida scalata per la ceca fino al 4-2 nel secondo, con il Gran Premio della montagna in vista e la rapida planata tutta da godere.
A quel punto, però, qualcosa nel meccanismo perfetto della Kvitova si inceppa, mentre Jelena Jankovic fiuta l'odore della preda in difficoltà e si aggrappa al suo infinito orgoglio per cominciare a menar picconate alle certezze sin li grantiche della mancina ceca. Il parziale di 5-1 nel conto game (7-5 Jankovic il punteggio del secondo set) è devastante per Petra, che prova a riordinare le idee prendendosi una lunga pausa fra una partita e l'altra e cambiando anche il completo da gioco.
Il terzo set è una durissima battaglia di logoramento, con l'inerzia psicologica tutta dalla parte delle serba che spinge a tavolette, mentre sempre di più Kvitova si inviluppa nella spirale mortifera dei suoi stessi fantasmi, fino al pasticcio finale del decimo game: break subito e tanti saluti Wimbledon, che perde così una delle sue protagoniste più attese.
A proposito di protagoniste mancate, semaforo rosso anche per Sabine Lisicki, la cui giornataccia fa il paio con il momento di assoluta grazia dell'elvetica Timea Baczinsky. Un mix letale per la tedesca, che finisce stesa con il punteggio di 6-3, 6-2. Per l'elvetica ora il match contro la Niculescu e l'occasione d'oro di arrivare ai quarti di finale dello slam londinese.