Se la ride Caroline Wozniacki al termine della partita che l'ha proiettata alla seconda settimana di Wimbledon: ride e ne ha ben donde, perchè per avere ragione della nostra Camila Giorgi non ha nemmeno dovuto fare troppa fatica.
Un match che fino alla vigilia avrebbe potuto per lei essere foriero di grattacapi, in realtà si è risolta in una fin troppo facile vittoria complice anche una Giorgi oggi decisamente generosa in fatto di errori gratuiti (ben 30 contro i soli 3 della danese) e doppi falli (8 a fine partita). Per la danese, quindim era sufficiente buttare dall'altra parte la pallina e attendere l'errore di Camila, che si palesava - ahinoi - con puntualità svizzera. Peccato davvero per la giovane azzurra, che ancora una volta si dimostra giocatrice enigmatica, capace di grandi prestazioni (vedi alla voce vittoria a s'Hertongenbosch ma anche le prime due esibizioni a Church Road) ma anche di disastri come quello odierno.
La partita c'è giusto nel primo set, con Wozniacki che scappa subito sul 2-0 ma poi viene raggiunta da Camila. Da lì è solo - o quasi - Wozniacki, perchè comunque Camila combatte ma senza troppe idee. Finisce 6-2, 6-2 e tanti rimpianti per la biondina di Macerata, che manca ancora l'appuntamento per il salto di qualità.
Battaglia dura invece fra Garbine Muguruza e Angelique Kerber, con la spagnola che abbatte la tedesca al termine di tre set. Combattutissimo, in particolare, il primo set, appannaggio della spagnola che si aggiudica 14-12 il tie break. Il netto 6-1 del secondo set rimette in carreggiata Kerber, che però crolla nel terzo, permettendo alla spagnola di prendersi il suo posto negli ottavi di finale dovre troverà proprio Caroline Wozniacki.
Passano il turno anche Madison Keys (doppio 6-4 alla tedesca Tajana Maria) e la polacca Radwanska, che batte 6-1 6-4 l'australiana Dellacqua mettendo in mostra anche il suo tennis fato di ricami e finezze. Un buon segnale per la polacca e per i suoi fan, in attesa di poter davvero festeggiare il ritorno completo di Maga Aga.