Simone Bolelli non riesce a confermare il buon risultato ottenuto l'anno scorso a Wimbledon, quando centrò il terzo turno, perdendo all'esordio sull'erba londinese contro il giapponese Kei Nishikori. Si conferma dunque la cattiveria del sorteggio per l'azzurro, il quale può certamente avere più di un rammarico.

Il match si apre all'insegna dell'equilibrio, il nipponico dimostra di non essere al meglio delle condizioni dopo il ritorno a cui è stato costretto ad Halle. Bolelli dal canto suo gioca in maniera attenta, dosando le energie: a metà del primo set, però, arriva il break da parte di Nishikori. Il giapponese conserva questo vantaggio fino alla fine, e va a chiudere con il punteggio di 6-3. Nel secondo set si riduce evidentemente il gap tra i due giocatori, anche perchè il numero 5 del mondo inizia a manifestare qualche fastidio sul piano fisico. Bolelli mantiene il suo ottimo livello di gioco e trascina il suo avversario fino al tie-break, dopo un set in cui nessuno dei due giocatori in campo ha ottenuto palle break: Simone gioca alla grande il game decisivo, e lo porta a casa ottenendo la parità nel conto dei set.

Nel terzo parziale si ha l'impressione che Nishikori abbia leggermente recuperato qualcosa in termini di energie, fisiche e nervose, tanto che la fascia centrale del set è tutta in suo favore: dal 2-1 per Bolelli, arriva infatti una striscia di cinque giochi consecutivi in favore del giapponese, con l'azzurro che non riesce a prendere le dovute contromisure per evitare la fuga del suo avversario. Nishikori non concede nulla, e ottiene facilmente il set con il punteggio di 6-2. Bolelli non si lascia abbattere, prende il coraggio e la racchetta a due mani e gioca il quarto set più a viso aperto rispetto ai precedenti: ne deriva un break, il primo della sua partita, nel quarto gioco, e questo vantaggio non verrà rimontato da un Nishikori che sembra avere la mente rivolta al quinto parziale. Per la cronaca, il set se lo aggiudica il bolognese con il punteggio di 6-3.

Nel quinto set succede ciò che gli appassionati italiani non avrebbero voluto vedere. Nishikori manifesta nuovamente dei problemi, ma Bolelli si dà la zappa sui piedi, e con un paio di errori evitabili concede il break nel secondo gioco. È, purtroppo, il momento decisivo della partita. Il giapponese riesce a resistere alla grande alla stanchezza e agli evidenti limiti fisici, ma l'azzurro non riesce ad approfittare di una mobilità, da parte del suo avversario, che non è certamente quella solita. Kei non concede all'azzurro alcuna possibilità per rientrare in corsa, e giocando con testa e cuore riesce ad arrivare fino in fondo, chiudendo con un 6-3 nel set decisivo.

E poco importa se Nishikori non sarà in grado di giocare il secondo turno: resta la delusione e il rammarico per una grande occasione non sfruttata al meglio dal nostro giocatore.