Sul 40, nel corso del terzo set, il Philippe Chatrier "insorge". Una ventata di fischi si abbatte sulla terra di Parigi, Nadal è al centro del campo, un pugile suonato, travolto dalle bordate di Djokovic, una serie di montanti al volto stordisce il mancino di Manacor. Svuotato Rafa, di gambe, di testa. Un game d'orgoglio cancella il possibile 60, qualche applauso accompagna l'evento, ma la partita è di Djokovic, 61. Nadal, per la seconda volta in carriera, saluta il Roland Garros, senza il titolo. Dopo la sorpresa Soderling, targata 2009, il ciclone Djokovic, un simbolico passaggio di consegne, sul rosso. 

Lo scontro atteso, tra il più forte giocatore del mondo e il più forte giocatore di sempre su questa superficie, vive di rari momenti d'equilibrio, figli delle lune di Djokovic, talvolta propenso a specchiarsi, lasciando spazio al cuore spagnolo. La partenza lanciata di Nole è un segnale chiaro, Djokovic "assilla" Nadal, risponde tra i piedi di Rafa, detta ritmi e tempi, sceglie quando attaccare e scambiare. Nadal, sulla difensiva, gioca di rincorsa, ma la sua palla, corta, non può scalfire Djokovic. 

Un passante di rovescio meraviglioso restituisce vigore a Nadal, Djokovic commette qualche gratuito, scala una marcia e Rafa mostra il pugnetto. Si carica Nadal, è anche una questione nervosa a questo livello. L'impressione, però, è che Djokovic abbia, ancor più nelle difficoltà, il controllo delle operazioni. Stuzzicato, reagisce. Nadal si salva nel decimo gioco, ma crolla sotto le smorzate, infide, di Nole poco dopo. Rovescio in diagonale splendido ad aprire il campo per il dritto e chiusura a rete, a seguire passante in corsa a cinque stelle. Perso il primo set, 7 giochi a 5, Nadal si aggrappa alla partita, lottando in ogni gioco di servizio, mentre Djokovic scappa via facile, lasciando saltuari 15. Il momento di rottura nell'ottavo gioco, quando Rafa sparacchia un dritto e Djokovic scappa fin sul traguardo. Demi-volèe di rovescio da circoletto rosso, altro errore di Nadal, 63. 

Il terzo è un allenamento senza sparring-partner, perché già nel primo gioco, dopo un recupero da 15-40, Nadal deve cedere le armi, complice un gratuito a rete, dopo uno smash non definitivo. Djokovic sale sul carro dell'incontro, a livello fisico sembra non conoscere la fatica, a livello mentale è un gigante. Rafa, che sul carattere forgia il suo tennis, non ha più la forza di rispondere. Qui, la reazione, stizzita, del pubblico. Si arriva al 40 citato in apertura, quando un dato racconta meglio di ogni altro l'andamento del match. Djokovic 41 vincenti, Nadal 15, non c'è partita oggi tra Nole e Rafa. Un attimo ed è 61, Djokovic corre verso il titolo. 

Djokovic - Nadal 75 63 61