Sul Philippe Chatrier, nel secondo match di giornata, al termine della sfida tra Serena Williams e Sara Errani, si incontrano quest'oggi Rafael Nadal e Novak Djokovic. Inusuale, ritrovare il più forte giocatore al mondo e il re della terra sullo stesso terreno, già ai quarti. Il calo di Nadal mescola le carte a Parigi e il Roland Garros ospita, in netto anticipo, una probabilissima finale. Djokovic insegue uno Slam sfuggente, Nadal cerca, sulla sua superficie, le risposte alla crisi del 2015.
Mai in passato, Rafa, era giunto al Roland senza certezze, costretto ad affrontare con circospezione ogni uscita, cercando nel cammino risposte e tennis. Una questione mentale, lo stress corrode Nadal, che non appare oggi la stessa macchina del passato. Il Nadal di oggi è Djokovic, imbattibile, almeno fino al Roland Garros.
Si conoscono Djokovic e Nadal, è per forza di cose una sfida di dettagli, una battaglia decisa da determinati momenti, da determinati punti. Djoko sa che Rafa, sul rosso, è comunque l'avversario più temibile, Nadal sa che Djoko è il numero uno.
Meno appeal nel secondo quarto di finale, in programma sul Lenglen. Andy Murray si trova di fronte a David Ferrer. Match, sulla carta, a senso unico, perché il Murray apprezzato quest'anno sulla terra è di stampo elevato. Le vittorie a Monaco e Madrid, il ritiro a Roma per ricaricare le pile, poi prestazioni convincenti qui in Francia. Ferrer è un lottattore, un giocatore che difficilmente si batte da solo, ma Murray è al momento un gradino sopra.
Di ieri, infine, l'impresa di Jo Tsonga. Il transalpino regala una gioia al pubblico di casa e supera Kei Nishikori, dopo aver maltrattato Tomas Berdych. Partita dai due volti, con Tsonga che sale due set avanti, complice un Nishikori assente, poi l'interruzione di 30 minuti - per la caduta di un pannello che colpisce alcuni spettatori - risveglia il nipponico e la partita si trascina al quinto. L'onda giapponese si arresta però di fronte al prepotente ritorno francese, perché Tsonga cavalca una prima di servizio dominante, lascia la miseria di 3 punti in battuta e concretizza il break che decide il parziale. Tra Jo e la finale, solo Stan Wawrinka.