Simone Bolelli contro Marcos Baghdatis, almeno per noi, è questo il piatto forte del giovedì americano. A Miami, un primo turno non certo accomodante per l'azzurro, chiamato a una prestazione di livello di fronte al ritrovato cipriota. Compito improbo anche per Karin Knapp, che si vede opposta alla testa di serie n.8 del torneo, la russa Makarova. Paolo Lorenzi apre con Martin Klizan, in palio un secondo turno con Djokovic. Queste le carte italiane nella prima vera giornata di grande tennis. Il mondo della racchetta riaccoglie con piacere Juan Martin Del Potro pronto a confrontarsi con il canadese Vasek Pospisil, mentre per la parte bassa del tabellone femminile scendono in campo Maria Sharapova, contro Gavrilova, Venus Williams, Agnieszka Radwanska e sul Grandstand Caroline Wozniacki.
Ieri i primi risultati di una certa rilevanza. Nessuna testa di serie impegnata, ma nomi di spicco, soprattutto per il futuro. Dominic Thiem super 76 75 l'argentino Schwartzman, esce invece l'australiano Kokkinakis, superato in tre set da Berlocq. L'esperto Almagro ha la meglio su Stakhovsky, Chung, classe '96 coreano, impegnato a livello juniores con il nostro Squinzi, liquida Granollers 64 al terzo, dopo un sonoro 60 nel primo parziale. Querrey supera Estrella Burgos in due set, 64 63.
In campo femminile, Vika Azarenka si conferma pericolosa mina vagante, il 61 63 inflitto alla Soler Espinosa è sinonimo di ottima condizione. Partita intrigante quella tra la wild card Nicole Vaidisova e Timea Babos, un talento ritrovato e uno in rampa di lancio, 61 76 Vaidisova. La svizzera Belinda Bencic liquida la slovacca Hantuchova, in parabola discendente, complicandosi la vita solo nel secondo set, quando l'elvetica giunge più volte a due punti dal match, senza riuscire a chiudere. Al tie-break, complice qualche regalo della Hantuchova - vedi un sanguinoso doppio fallo - arriva la vittoria. Pavlyuchenkova ferma Zvonareva, mentre lascia mestamente il torneo Roberta Vinci. L'azzurra cede di fronte alla qualificata tedesca Tatjana Maria, 76 63. Il tie-break del primo set è combattuto e premia la teutonica per 11 punti a 9, più divario nel secondo, con la Vinci che non riesce mai a contenere la rivale quando costretta a servire la secondo. 9/26, dato eloquente, la battuta scappa via ben cinque volte e con lei la partita.