"All'inizio ero un pò nervosa", così Serena Williams, volto sorridente, commenta nel post partita il ritorno a Indian Wells. Qualche gioco, per riassapore un'atmosfera lontana. La n.1 del mondo torna in campo, dopo 14 anni, e confeziona il primo successo nel Master 1000 in corso di svolgimento in California. Qualche patema iniziale, qualche minuto per riprendere confidenza con ambiente e tennis, poi la capacità consueta di giocare al meglio i punti decisivi. Serena Williams non è perfetta, concede 10 palle break, si salva spesso con il servizio, 13 aces, e porta a casa la partita con un doppio 75.
Prima di lei, scesa in campo nella sessione serale, Camila Giorgi. L'azzurra apre il programma opposta a Heather Watson e impacchetta la solita prestazione colma di rimpianti. Un disco rotto, un film già visto, la Giorgi battaglia da fondo campo, dritto per dritto, un esercizio di potenza, non varia mai lo spartito, non pone mai differenti problemi alla Watson, che, intelligente, provvede a rimandare in campo italiano più palline possibili, tanto, prima o poi, l'errore arriva. Sotto 5-0 nel secondo set, dopo aver perso il primo 75, la Giorgi ha un sussulto, la Watson sente il braccio pesante, non la prima volta. L'azzurra gioca ormai alla disperata, compie un recupero di solo polso, ormai scavalcata dalla pallina, che è pura bellezza, in un attimo si ritrova 55 e la sensazione dell'impresa aleggia nell'aria, anche perché, per la prima volta, la Giorgi si lascia andare a un segno emozionale. Solo un attimo, 65 Watson e poi altro break. Game, set and match, 75 75. Nell'incontro della Giorgi 18 doppi falli, forse basta questo.
In campo femminile, da registrare i successi di A. Radwanska, 63 61 alla Pliske, e di S.Halep, al terzo con la Gavrilova. Bene anche Muguruza e Suarez Navarro.
Nel tabellone maschile, arriva il primo acuto di Simone Bolelli. L'azzurro impiega tre set per liberarsi dell'ostico Bellucci. Bolelli gioca una partita solida in battuta - non cede mai il servizio - e trova la giusta aggressività in risposta. Soprattutto nel parziale decisivo, riesce ad entrare sulla seconda di Bellucci e a sfruttare una delle quattro opportunità di rottura. L'unico momento di leggera difficoltà nel secondo set, quando Bolelli, prima di cedere al tie-break, si trova costretto ad affrontare ben cinque palle break. 62 67 64