Rafa Nadal, visibilmente debilitato da un problema alla gamba, spara ogni colpo, col dritto, come fosse l'ultimo. La tendenza è chiara, abbreviare l'agonia, chiudere lo scambio con celerità, per non permettere al fastidio di farsi più grande. Ad un certo punto il maiorchino si piega, per poi rialzarsi e zoppicare fino alla riga di fondo. Siamo al dodicesimo gioco del terzo, servizio Nadal, e il game scorre su binari di parità, con vincenti di qua e di là. 

Prima una partita meno equilibrata, un set per parte. Tanti gratuiti di Fognini in avvio, un Nadal lesto ad approfittarne, per il 61 10, con break. Sembra finita ancor prima di sedersi a gustare l'incontro, vista la consistenza dello spagnolo e la sbadataggine dell'azzurro. Il match cambia quando Fognini aggiusta il tiro e in risposta penetra nelle certezze di Rafa. Quattro break consecutivi, un pieno di fiducia e via verso il terzo e decisivo set. Qui si segue l'andamento dei servizi, Fognini controlla agevolmente, non aprendo mai la porta allo spagnolo, che fatica invece a contenere Fabio ed è costretto a scendere a rete per guadagnarsi il punto. Dal fondo, Fabio, con un rovescio elegante e un piano tattico atto a far spostare Nadal, puntando angoli e linee laterali, riesce a guidare il gioco, conducendo in porto gli scambi prolungati. 

Si arriva, come detto, al 5-6, con Nadal che riemerge dallo 0-30, trovando un pazzesco angolo di dritto, il copione segue l'andamento delle sfide precedenti, con Rafa che alza il livello di gioco quando la pallina si fa più pesante. 40-40, match point, Fognini accarezza la partita, una, due volte. Non chiude, contro un avversario menomato, pare una maledizione, l'ennesima prova della sorte, l'ennesima occasione lasciata lì. 

L'ultimo scambio è duro, Fabio risponde e comincia a picchiare, Nadal replica, poi la palla si inceppa sul nastro, cade nella metà campo di Fognini, a un passo dalla rete. Fabio scatta in avanti, un ghepardo, arriva un attimo prima che tocchi la terra, amica di Rafa, inserisce la racchetta tra rosso e pallina e con una morbidezza estrema, dolcemente, la indirizza all'angolo opposto. Nadal, che nel frattempo si porta in prossimità del net, segue l'andamento dell'azione con lo sguardo. La pallina si alza e poi si adagia nella metà campo spagnola, senza alzare polvere, tanta è la delicatezza del gesto. Game, set and match Fognini, 16 62 75. 

Inevitabile tornare con la mente al passante di Seppi, fatale a Federer. Due punti diversi, esclamativi, due imprese che colorano il 2015 azzurro. Per Fabio resta ora la finale e l'ostacolo, ancora spagnolo, non è per nulla accomodante. David Ferrer supera in due set, 75 61, l'austriaco Haider-Maurer e raggiunge Fognini per l'ultimo atto.