Deraglia Fabio Fognini sul rosso brasiliano, in una partita che racconta delle fatiche, in singolare, del numero uno azzurro. Il capolavoro Slam in Australia, con Simone Bolelli, resta un lampo accecante, ma isolato. Fognini non è guarito e a dimostrarlo è la sconfitta patita per mano di Santiago Giraldo a San Paolo. Il colombiano, sulla sua superficie preferita, gioca una partita solida, ma è Fabio a fare e disfare. L'azzurro ha le occasioni per ribaltare il match, ma concretizza solo due palle break sulle otto conquistate. 

Nel primo parziale, Fognini spreca in apertura una ghiotta chance di rottura e rischia, sul 5-6, di veder tramontare il set. Si aggrappa a una maggiore qualità per trascinare la partita al tie-break, cancellando il set point Giraldo. Il prolungamento è di rincorsa, con l'azzurro che recupera il mini-break, ma sul 4-4 vede scappare definitivamente il suo avversario. 

La reazione arriva immediata nel secondo set. Fognini non è supportato dal servizio, ma riesce comunque a conquistare un break di vantaggio, portandosi sul 5-2, sembra la svolta del match, ma qui emerge il peggior Fognini. L'azzurro perde completamente la misura dei colpi, collezionando gratutiti in serie. Giraldo si limita a spedire in campo italiano la palla, prolungando gli scambi. Arrivano due break consecutivi e dal 5-2 Fognini si passa al 6-5 Giraldo. La supremazia tennistica di Fabio è evidente, tanto che in un attimo si materializza l'ennesima palla break. Fognini può rimettere in piedi, ancora una volta, l'incontro, giocandosi tutto in un altro tie-break, ma Giraldo non trema, chiude la porta e col dritto si guadagna la semifinale. 

La campagna brasiliana di Fognini si chiude col successo, non convincente, su Schwartzman e con la sconfitta, dolorosa, con Santiago Giraldo. Poca cosa. Resta, all'Italia, un Luca Vanni mai così competitivo ad alto livello. 

Giraldo - Fognini 76 75