Si restringe il contingente azzurro in campo ad Hobart. Tre le ragazze impegnate nel torneo australiano, alla ricerca della giusta condizione in vista del primo Slam dell'anno. Sensazioni non positive, vista la contemporanea eliminazione a Sidney di Errani e Pennetta, fuori già all'esordio. Camila Giorgi, saluta in quarti, eliminata dalla giapponese Nara. Camila sfrutta il ritiro della Kanepi per giungere tra le migliori otto, qui la sfida tra coetanee con la nativa di Osaka. Ne esce l'ormai classica partita della Giorgi, travolta da se stessa ancor prima che dalla forza dell'avversaria. La stagione della crescita definitiva parte sotto il segno di limiti antichi. Il servizio si conferma arma a doppio taglio e preclude ogni possibilità d'attacco. I doppi falli, minori rispetto al turno precedente, restano comunque elevati - ben 9 al termine - con la seconda Giorgi conquista 8 punti su 30 giocati. L'aggressività porta risultati a fasi alterne e la partita è una continua altalena, chiusa dall'ultimo gioco, sul 5-2 Nara, che racconta molto dell'incontro. 0-40, tre palle per rientrare nel match, nulla di fatto. Si chiude 61 36 62 per la nipponica.
Termina anche l'avventura di Roberta Vinci. Regina in doppio ad Auckland, Roberta conferma le difficoltà in singolare. Lo spartito è lo stesso delle due gare precedenti, manca la continuità, si intervallano momenti di grande tennis a pericolosi black-out, in cui non esce la maggior varietà della Vinci rispetto a un'avversaria, Heather Watson, buona ma nulla più. Il miglior momento di Roberta nel primo parziale, quando è il tie-break a decidere la contesa. Il naufragio si compie nel secondo, quando, al servizio, la Vinci è travolta dalla britannica. 17 palle break per Watson, un'enormità. 76 62.
L'unica gioia italiana porta il volto di Karin Knapp. Karin si presenta in campo per il secondo turno con l'australiana Dellacqua, avversaria non certo morbida, spinta dal pubblico di casa. Una partita in equilibrio, perfettamente suddivisa in tre tronconi, con l'azzurra che strappa un primo set corso sul filo dell'incertezza, rompendo definitivamente la gara nei giochi conclusivi, per poi lasciare nettamente il secondo alla Dellacqua e ritrovare i giusti automatismi nel terzo e decisivo parziale. Una prova solida, concreta, un saluto a un 2014 vissuto spesso in apnea, con mesi ad interrogarsi sui motivi di sconfitte continue e per certi versi simili. Anche il totale dei punti conquistati dalle due testimonia la vicinanza. 102 a 100 per l'australiana, ma il punteggio dice 75 26 63 Knapp.