Non basta alla Francia il trionfalistico titolo dell'Equipe, non serve la folle energia trasmessa in singolare da Monfils, perché il duo transalpino chiamato a difendere i colori della patria in doppio si piega al maggior talento e alla maggior consistenza mentale della premiata ditta Federer - Wawrinka. Finisce con un sonoro 3-0, che avvicina sensibilmente la nazionale rossocrociata alla Davis, prima della giornata conclusiva dedicata agli ultimi due singolari. Federer conferma sul campo le parole rilasciate dopo la batosta subita da Gael. La schiena risponde e Roger dipinge, con eleganza regale. A rete è un concentrato di classe, mentre Wawrinka spara, senza timore, di dritto e di rovescio, continuando nella striscia intrapresa con Tsonga.
Non una coppia d'ordinanza quella composta da Federer e Wawrinka. Quattro le sconfitte consecutive per i due, mai vittoriosi, fino ad oggi, sulla terra rossa. Luthi azzarda comunque i suoi giocatori migliori, forse non i migliori doppisti del caso, ma di certo i giocatori più abituati ad affrontare queste partite. La Svizzera sa che il doppio spesso decide il destino di una Davis e sceglie di mettersi nelle racchette dei suoi fuoriclasse.
Il prim set si risolve sul 3-2, quando in risposta la Svizzera firma l'allungo. Un rovescio calibrato di Stan si deposita sulla riga e porta a doppia palla break. Benneteau e Gasquet alzano un ipotetico muro a rete, respingendo con volontà una serie di colpi, ma il destino è segnato e nel pertugio si infila la bandiera elvetica. La rottura decide il parziale, perché al servizio Federer e Wawrinka non concedono spazi.
L'inizio del secondo presenta subito un'evidente anomalia. Benneteau trascina uno spento Gasquet e la Francia colleziona ripetute palle break. Soffre la Svizzera, sempre in ambasce sulle risposte convinte del duo transalpino, supportato dall'urlo di Lille. Il nastro assume tinte svizzere e Federer e Wawrinka cancellano le prime due opportunità, ma il break si materializza poco dopo. Un momentaneo rilassamento costa però carissimo alla Francia e la Svizzera si rimette immediatamente in scia. Il 4-4 giunge dopo una perfetta volèe alta di Roger, atta ad annullare l'ennesima palla break di casa. Un ace terrificante di Wawrinka chiude i conti. Benneteau poco dopo salva due opportunità di break elvetico, ma l'inerzia è ormai scivolata verso Federer e Wawrinka e un sontuoso turno in risposta dei due chiude i conti, lanciando il n.2 a servire per il set. A zero tiene la battuta il re. 6-3 7-5 Svizzera.
Il contraccolpo è pesante. La Francia si ritrova a un passo dal baratro già a inizio terzo set. Gasquet, titubante, sente la pressione di un anno difficile, sbaglia, ripetutamente. Sul 2-2,, ecco l'ennesimo allungo di Roger e Stas. La Svizzera non si volta indietro, l'orgoglio rinvia momentaneamente l'inevitabile, ma quando a servire per la partita si presenta Federer lo spartito non presenta ulteriori variazioni. Vince la Svizzera, vince il solidissimo Wawrinka, regna l'eterno Federer. 6-4.